Fonte: YouTube
Quando il paesaggio è fatto al 92% di montagne e scogliere, costruire strade diventa un’impresa degna di un manuale di ingegneria estrema. È il caso della provincia di Guizhou, in Cina, dove i progettisti hanno deciso che aggirare i rilievi o scavare tunnel non fosse abbastanza pratico. La soluzione? Radere intere pareti rocciose per aprire spazio alla nuova Lu’an Expressway, l’autostrada che conduce al maestoso Huajiang Grand Canyon Bridge.
Il ponte, alto 625 metri sopra la valle del fiume Beipan, ha già attirato l’attenzione internazionale come record mondiale. Ma adesso sono i lavori della strada che lo collega a far discutere: più che un’infrastruttura, sembra un colpo di rasoio geologico.
La spettacolarità delle immagini non ha lasciato indifferenti gli utenti di Reddit e altre piattaforme. Da un lato c’è chi ammira la capacità della Cina di trasformare paesaggi impossibili in autostrade perfettamente lisce e rettilinee. Dall’altro, non mancano le voci critiche che definiscono il progetto una vera e propria ferita al territorio.
Gli ingegneri sostengono che non ci fosse alternativa: le montagne di Guizhou rendono complicato scavare tunnel o costruire viadotti multipli, quindi “sfoltire” i rilievi è stata la scelta più efficiente. Gli ambientalisti, però, non sono convinti e ritengono che soluzioni meno drastiche avrebbero potuto ridurre l’impatto sull’ecosistema locale.
Le clip che mostrano le montagne tagliate a metà hanno fatto rapidamente il giro del web, diventando virali. Alcuni utenti parlano di genio ingegneristico, altri di sfregio ambientale. Il dibattito si accende su un punto chiave: fino a che punto si può sacrificare il paesaggio naturale per rendere più agevole la vita dei pendolari? Se per i viaggiatori l’autostrada rappresenta una scorciatoia indispensabile, per chi difende l’ambiente resta l’ennesimo esempio di infrastruttura che mette la velocità davanti alla sostenibilità.
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La provincia di Guizhou è da sempre una sfida per chi progetta infrastrutture. Le montagne rendono difficile lo sviluppo economico e complicano i collegamenti, ma sono anche una risorsa turistica e naturale di grande valore. Con la Lu’an Expressway, la Cina dimostra ancora una volta la propria determinazione nel costruire in contesti estremi, senza però riuscire a mettere tutti d’accordo. Che si tratti di un colpo di genio o di un azzardo ambientale, l’autostrada rimane un esempio emblematico del modo in cui l’ingegneria moderna tenta di piegare la natura alle esigenze di mobilità.
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