Clamoroso ad una maratona: impostore si sostituisce a un atleta e vince

Quello che ha vinto non era il vero Philip Kigen, bensì un impostore che si è finto lui

 

La Lewa Safari Marathon, svoltasi in Kenya, è stata teatro di un inganno incredibile: il vincitore non era il vero Philip Kigen, bensì un impostore. Una volta scoperta la truffa, gli organizzatori hanno annullato la sua vittoria. Ma ripercorriamo quanto è successo. Attraverso un comunicato, la Lewa Safari Conservancy – organizzatrice della maratona che si tiene ogni anno nella vasta riserva naturale di Isiolo – ha spiegato che Kigen è stato sostituito da un altro corridore che ha utilizzato la sua identità e ha vinto la gara con un tempo di 2 ore, 19 minuti e 6 secondi. Una prestazione che non solo gli ha garantito onori e riconoscimenti, ma anche un premio in denaro di 150.000 scellini kenyani, ovvero circa 1000 euro.

Il comunicato ufficiale recita: “Il comitato organizzatore della Lewa Safari Marathon comunica che Philip Kigen è stato squalificato come vincitore della gara di maratona tenutasi il 24 giugno. Ciò è avvenuto dopo aver verificato che ha violato le regole facendo correre un altro corridore sotto la sua identità”. L’impostore ha interpretato alla grande la parte, persino pronunciando le classiche dichiarazioni dopo la vittoria. Il falso Kigen ha spiegato come sua moglie sia stata il suo sostegno durante la preparazione della 24ª edizione della corsa, ringraziandola in diretta per il suo costante incoraggiamento durante i duri allenamenti.

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Alla fine è stato proclamato vincitore il secondo classificato, giunto al traguardo con oltre 2 minuti di distacco

Dopo la squalifica del primo arrivato sotto mentite spoglie, è stato proclamato come vincitore della Lewa Safari Marathon l’atleta giunto al traguardo secondo con oltre 2 minuti di distacco, ovvero John Mitei. Una volta scoperto l’inganno, gli organizzatori hanno ribadito il loro impegno per l’integrità e la correttezza della competizione. Hanno fatto sapere: “Desideriamo sottolineare che 7 e continueremo ad adottare rigorose misure per eliminare comportamenti disonesti”.

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