Come i supermercati ci spingono ad acquistare cibo spazzatura

I ricercatori hanno scoperto che la maggior parte delle corsie delle casse sono piene di cibi non salutari

 

La fila alla cassa è uno dei peggiori incubi di tutti noi. Non solo minuti e minuti ad attendere, ma anche quelle tentazioni che ci “guardano” e sembrano chiederci di acquistarle. Parliamo di snack e bevande che ci circondano nella corsia della cassa. E non è un caso che non ci sia mai niente di sano. I ricercatori dell’Università della California hanno infatti scoperto che il 70% degli alimenti e delle bevande alla cassa non sono salutari. Per quanto riguarda gli snack, una percentuale ancora più alta è risultata non salutare (89%).

Lo studio pubblicato questo mese sulla rivista Current Developments in Nutrition suggerisce che la maggior parte delle opzioni di cibo e bevande alla cassa consiste in caramelle (31%), bevande zuccherate (11%), snack salati (9%) e dolci (6%). Gli articoli salutari sono molto meno comuni. L’acqua rappresenta il 3% delle opzioni di cibo e bevande, seguita da noci e semi (2%), frutta e verdura (1%), legumi (0,1%) e latte (0,02%).

La cassa è l’unico punto del negozio in cui ogni cliente deve per forza passare

Le aziende produttrici di alimenti e bevande considerano la corsia delle casse un luogo privilegiato per i loro prodotti, ha dichiarato Jennifer Falbe, professore associato presso il Dipartimento di Ecologia Umana e autrice principale dello studio. La cassa è infatti l’unico punto del negozio in cui ogni cliente deve per forza passare e per questo contribuisce agli acquisti d’impulso. Falbe ha dichiarato: “La corsia delle casse è stata progettata in questo modo grazie ad accordi di marketing in cui le aziende produttrici di alimenti e bevande pagano i negozi per collocare i loro prodotti, per lo più non salutari, alle casse”.

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I ricercatori hanno analizzato le corsie di cassa di 102 negozi di alimentari a Davis, Sacramento, Oakland e Berkeley. I negozi comprendevano supermercati, drogherie, negozi di specialità alimentari, drogherie, negozi di articoli da regalo e grandi magazzini. La valutazione è stata condotta nel febbraio 2021, poco prima che nella città di Berkeley entrasse in vigore un’ordinanza che imponeva ai grandi negozi di alimentari di mettere nelle casse un’offerta più nutriente. Berkeley è stata la prima città negli Stati Uniti ad attuare una politica di casse salutari.

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