Cosa accadrebbe se trovassimo realmente tracce di vita aliena?

Diversi studi proverebbero la reale esistenza degli alieni

 

Da anni ormai numerosi scienziati s’interrogano sull’esistenza o meno di una civiltà aliena. La vita extraterrestre è uno degli argomenti più discussi e dibattuti degli ultimi secoli anche e soprattutto alla luce delle innumerevoli segnalazioni che, quotidianamente, giungono da tutto il mondo circa gli avvistamenti di UFO e delle tracce di questo “mondo parallelo” ma di cui ancora si sa ben poco.

Se ad oggi gli esperti sono ancora particolarmente scettici circa la reale presenza o meno degli alieni, cosa accadrebbe se si venisse davvero a riscontrare la loro reale esistenza? E soprattutto, quale sarebbe la reazione degli esseri umani dinanzi a questa sensazionale e sconvolgente scoperta?

A rispondere a questo ricorrente quesito ci ha pensato uno studio ad opera di un’equipe di ricercatori dell’Arizona State University, negli USA.

Le reazioni dell’uomo ad una “convivenza” con gli alieni

Sotto la stretta osservazione dello specialista e psicologo Michael Varnum, i ricercatori hanno sviluppato l’esperimento usufruendo di un software in grado di analizzare una serie di articoli d’informazione ed identificare gli aspetti emotivi (sia positivi che negativi) tenendo conto delle parole utilizzate nei testi.

In seguito è stato raggruppato un campione di analisi pari a 500 individui al quale è stato chiesto quale sarebbe stata la loro reazione dinanzi alla reale esistenza degli alieni.

In un secondo step dello studio, poi, è stato accuratamente selezionato un altro gruppo di soggetti al quale è stato mostrato un cospicuo numero di articoli del New York Times riportanti diverse notizie circa il ritrovamento di alcuni fossili del meteorite di origine marziana risalenti al 1996. Anche a questi ultimi gli scienziati hanno chiesto i loro sentimenti e percezioni emotive dopo aver letto le informazioni.

Dai risultati è emerso che le reazioni soggettive positive hanno superato di gran lunga quelle negative. L’essere umano quindi, dinanzi ad una ipotetica (e possibile) scoperta di forme di vita extraterrestre, riuscirebbe ad accettare questo cambiamento senza alcun problema.

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Tuttavia, qualora questa rilevazione abbia luogo, l’uomo potrebbe reagire sì positivamente, ma con un certo disagio e spavento. Una possibile “convivenza” con gli alieni sarebbe percepita più come un rischio che come una ricompensa. Ciò a causa della poca conoscenza della dimensione extraterrestre e delle discrepanze tra i due “mondi”, ovvero quello umano e quello alieno.

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