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Fare una buona prima impressione è fondamentale in molte situazioni della vita, come colloqui di lavoro, incontri sociali o presentazioni pubbliche. Secondo gli esperti, evitare determinati errori comuni al primo incontro può aumentare notevolmente le probabilità di lasciare un’impressione positiva e duratura.
Uno degli errori più comuni è esagerare. Molte persone, nel tentativo di impressionare, tendono a parlare troppo di sé stesse, ad ingigantire i propri successi o comportarsi in modo eccessivamente entusiasta. Questo può risultare artificiale e allontanare gli altri. In realtà, chi lascia un’impressione positiva e duratura conosce l’importanza della moderazione. Capisce che la spontaneità ha sempre la meglio sull’esibizionismo.
Mantenere un contatto visivo appropriato comunica attenzione e fiducia nell’interlocutore. Al contrario, evitarlo può far sembrare disinteressati o insicuri. Non si tratta di fissare qualcuno, ma di essere coinvolti nella conversazione e interessati a ciò che ci sta dicendo l’altro.
Il linguaggio del corpo gioca un ruolo cruciale. Gli studi dimostrano che i segnali non verbali costituiscono circa il 55% del nostro modo di comunicare. Più della metà della nostra comunicazione avviene senza pronunciare una sola parola. Posture chiuse, come braccia incrociate o mancanza di sorriso, possono trasmettere distacco o disagio.
Un errore comune è trascurare il fatto che una buona prima impressione va oltre il primo incontro, e deve essere confermata anche successivamente. È bene ricordare che la prima impressione non finisce quando termina la conversazione. Inviare un biglietto di ringraziamento, un’email di riepilogo degli argomenti di discussione, o anche una richiesta di contatto sui social con un messaggio personalizzato, sono piccoli gesti che dimostrano apprezzamento verso l’interlocutore e l’interesse a mantenere i contatti.
Un sorriso sincero mette a proprio agio entrambi gli interlocutori e crea un’atmosfera positiva e predisposta al dialogo. Un sorriso forzato può essere immediatamente notato e può fare più male che bene.
Saper ascoltare chi ci sta di fronte è più importante di parlare. Quando permettiamo agli altri di condividere pensieri ed esperienze, non solo li facciamo sentire apprezzati, ma impariamo anche di più su di loro. Al contrario, concentrarsi sui propri argomenti e non lasciare spazio all’interlocutore per esprimersi può farlo sentire inascoltato e insignificante. L’ascolto attivo è un’abilità che può migliorare esponenzialmente la prima impressione.
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Nella gestione delle relazioni sociali è utile ricordare che fare una buona prima impressione significa costruire un legame autentico che lasci un ricordo piacevole e duraturo anche dopo molto tempo che si è conclusa la conversazione. Le persone infatti, possono dimenticare ciò che è stato detto o fatto, ma ricorderanno come sono state trattate e si sono sentite durante la conversazione.
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