Darsi piacere da soli soddisfa più gli uomini o le donne?

Una ricerca norvegese svela se c’è da preoccuparsi quando il partner si dà piacere da sé

 

Uno studio dell’Università di Oslo ha gettato luce su una questione spinosa: il piacere che uomini e donne si procurano autonomamente. Gli scienziati, infatti, hanno scoperto che le motivazioni che inducono gli esponenti del genere maschile e quelle del genere femminile a praticare l’autoerotismo sono molto diverse tra loro.

Per giungere a questa conclusione, i ricercatori hanno intervistato 4.160 persone, appurando che nell’ultimo mese il 66% delle donne e l’84% degli uomini era ricorso alla masturbazione. Stando allo studio, la frequenza con cui i maschi si dedicano a questa pratica è pari a 2 o 3 volte a settimana; le femmine, invece, si limitano a 2 o 3 volte al mese. Ulteriori domande poste dagli scienziati hanno permesso di mettere in luce che le donne che reputano soddisfacente la propria vita intima tendono più spesso a darsi piacere da sole. Al contrario, gli uomini praticano l’autoerotismo più frequentemente quando le performance sotto le lenzuola risultano quantitativamente e qualitativamente insufficienti.

Raggiungere il climax “in autonomia”: due ragioni diametralmente opposte per uomini e donne

Quali sono, dunque, le conclusioni che hanno tratto i ricercatori norvegesi? Le ragioni per cui il genere maschile e il genere femminile ricorrono alla masturbazione sono non solo differenti, ma addirittura speculari. Le femmine concepiscono questa pratica come una forma di piacere complementare rispetto a una soddisfacente vita intima di coppia.

I maschi, al contrario, la usano come forma di compensazione per ovviare a rapporti decisamente poco appaganti. Insomma, cari utenti memorabili, ora sapete la ragione che si cela dietro alle abitudini personali delle vostre dolci metà. I partner delle donne che praticano spesso l’autoerotismo non hanno decisamente nulla da temere; al contrario, dovrebbero ritenersi lusingati e soddisfatti delle abitudini della propria compagna.

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Nel caso dei maschietti, invece, il discorso è decisamente preoccupante. Il miglior consiglio? Intervenire parlando con delicatezza e compresione della situazione, per cercare di individuare un eventuale problema di fondo e capire come risolverlo insieme.

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