Io e la mia compagna vogliamo avere un figlio. Ora si è comprata il Puccia in time. Io ho paura! La mia compagna si è rimbecillita. Vogliamo avere un figlio e ha cominciato a entrare in un trip davvero rutto, fatto di farfalline e cuoricini. C’è un problema in tutto questo: fare un bambino significa scop***. Vi allego gli screen di questa chat per farvi capire e fare capire soprattutto a voi donne tutti gli sbatti che un uomo deve affrontare. Contare le lune fertili, pucci pucci, creare la vita. Io vi dico secondo voi, queste sono cose che possono arrap**??? Sinceramente. Un uomo ha bisogno di visioni, di cosce, di maialaggine, di oscenità, mannaggia alla miseria. C’è un grandissimo problema in tutto questo. Un problema grande come una casa. Un problema che è il segreto di pulcinella in realtà, ma la mia compagna non ci arriva. La mia compagna non so cosa ha letto, non so perché si è trasformata in un mostro alla misery non deve morire. Per lei l’ideale sarebbe legarmi a un letto e spremermi come un limone. Ho paura!
Scrivete cosa ne pensate nei commenti di Facebook e Buona lettura!
Il nostro fan ha raccontato di vivere una situazione che lo sta mettendo in difficoltà psicologica, a proposito del desiderio di avere un figlio con la sua compagna. Spiega che la donna ha cominciato a interessarsi con grande entusiasmo a ogni aspetto della gravidanza: dai calcoli del periodo fertile, alla scelta dei prodotti più teneri e accattivanti, come il “Puccia in time” (probabilmente un gadget o un libro), fino a decorare con farfalline, cuoricini e messaggi “pucci pucci” ogni spazio della casa.
Il nostro amico afferma che, tutto questo, lo ha destabilizzato. Racconta di temere che il desiderio di avere un bambino – che implica inevitabilmente un atto sessuale – si stia trasformando in qualcosa di troppo ossessivo e poco romantico. Dice di trovare difficile capire come passare da un approccio così delicato e quotidianamente tinto di eccessiva dolcezza a un’autentica attrazione fisica reciproca.
Il nostro fan spiega che, secondo lui, una relazione è fatta anche di desiderio, di “visioni”, di momenti passionali forti e intensi, e che l’idea di essere trattato come se fosse un “limone da spremere” lo mette paura. Racconta che, a suo avviso, un uomo ha bisogno di una condivisione anche più trasgressiva e osé, qualcosa che rappresenti una vera opposizione a un quadro iper-cuoreggiante e controllato dalla praticità del fare figli.
Sempre più insicuro, il nostro amico dichiara che non riesce a capire le motivazioni di sua compagna: non sa se lei abbia letto qualcosa che l’ha influenzata, o se abbia semplicemente perso la lucidità trasformandosi in un “mostro alla Wrestler” – frase che usa per indicare, in modo ironico, un’esagerazione di entità e intenti.
Conclude raccontando che l’idea che lei lo leghi a un letto per poi “spremere” come un limone per concepire un figlio lo spaventa, e che desidera da chi legge un punto di vista esterno su una tensione che sta mettendo a dura prova il loro equilibrio di coppia, tra il desiderio di maternità e la necessità di ritrovare complicità, intimità e desiderio reciproco.
Share