Il nostro amico afferma che, tutto questo, lo ha destabilizzato. Racconta di temere che il desiderio di avere un bambino – che implica inevitabilmente un atto sessuale – si stia trasformando in qualcosa di troppo ossessivo e poco romantico. Dice di trovare difficile capire come passare da un approccio così delicato e quotidianamente tinto di eccessiva dolcezza a un’autentica attrazione fisica reciproca.
Il nostro fan spiega che, secondo lui, una relazione è fatta anche di desiderio, di “visioni”, di momenti passionali forti e intensi, e che l’idea di essere trattato come se fosse un “limone da spremere” lo mette paura. Racconta che, a suo avviso, un uomo ha bisogno di una condivisione anche più trasgressiva e osé, qualcosa che rappresenti una vera opposizione a un quadro iper-cuoreggiante e controllato dalla praticità del fare figli.