Dire parolacce può essere benefico per i bambini ed è sintomo di intelligenza

Secondo la scienza per i bambini è benefico dire parolacce

 

Secondo l’esperto Michael Adams, professore di inglese all’Università dell’Indiana, dire le parolacce per i bambini può essere benefico. Sarebbe, infatti, un segno di intelligenza se, in particolari condizioni, ad un piccolo “scappasse” un’imprecazione. L’importante è però che imparino dove, come e quando farlo.

Ovviamente il docente non sta giustificando o permettendo l’uso delle brutte parole nei bambini. Queste sicuramente non vanno incoraggiate, ma allo stesso tempo non si deve rimproverarli più di troppo se le dicono. Mentre i piccoli crescono, infatti, sviluppano risposte emotive verso il mondo.

Ecco perché per i bambini è benefico farsi scappare alcune parolacce

Dire parolacce per i bambini è benefico in quanto allevia lo stress, come succede con gli adulti. Per questo può essere una cosa ragionevolmente sana da fare anche per loro. In più le imprecazioni fanno parte del nostro vocabolario per dare enfasi al nostro discorso e tendiamo ad usarle maggiormente in contesti in cui ci sentiamo più a nostro agio, come con gli amici. Un ragionamento simile può spiegare il motivo per cui i giovani le usano spesso quando sono in gruppo.

Il dottor Adams si è anche incentrato sulla correlazione tra intelligenza e parolacce. “È probabile che si imprechi di più quanto più si è intelligenti. Sembra un controsenso, ma è così. Chi ha davvero una marcia in più utilizza le parolacce per farsi strada in conversazioni difficili”.

Meglio parlare con i bambini piuttosto che sgridarli

Con questo non sto dicendo che tutte le parolacce vadano bene, anche quelle più articolate. Soprattutto per i bambini. È questione di scegliere il contesto giusto e non esagerare. È una delle cose difficili dell’imparare ad usare bene una lingua ed è qualcosa su cui gli adolescenti sperimentano molto” ha spiegato ancora Adams.

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Le persone se parlano in un certo modo lo fanno per un motivo ed anche i più piccoli agiscono in questo modo. Cercano di capire quando usarle perché sentono un certo bisogno di farlo. A volte un po’ meno di reazione e un po’ più di conversazione sarebbe il modo migliore per affrontare il problema delle parolacce. Non bisogna sempre dire rapidamente che è sbagliato, senza far capire loro il perché”.

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