Una giornata speciale

Mi chiamo Roberto e in estate discuterò la mia tesi di laurea: sono emozionato e felice perché finalmente finirò l’università! Certo non cambierà poi molto dato che io un lavoro ce l’ho già: sono cuoco nel ristorante di famiglia, un ristorante che è gestito ora da mio padre e mia madre e che prima era di mio nonno paterno. Il mio lavoro mi piace: ho sempre amato cucinare, quindi anche se, devo ammetterlo, c’è stata una grande pressione in famiglia perché io continuassi l’attività familiare, alla fine io sono contento. D’altronde non a tutti capita di poter non solo fare il lavoro che si ama ma anche farlo in proprio, in una attività ce è solo tua: certo, il ristorante è della mia famiglia, non solo mio, ma lo sarà in futuro e io così, di fatto, lavoro non per un datore di lavoro ma per me stesso e per il mio futuro. Tutto bene quindi tranne che per un dettaglio: finite le superiori io ho iniziato subito a lavorare come cuoco al ristorante dei miei, prima come “aiutante” e poi via via con responsabilità sempre maggiori.. ma io avrei voluto fare l’università! Studiare e lavorare insieme è difficile ma io lo avrei fatto se non fosse che mio padre si è fermamente opposto: io ero giovane e mi sono rassegnato, anche perché non avevo i soldi per pagare le tasse universitarie.. Ma, dopo alcuni anni di lavoro, a 23 anni, mi sono iscritto all’università e tra poco mi laureo in economia.. ora leggete cosa pensa mio padre della cosa…

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Il nostro fan, un amico di nome Roberto, ha voluto condividere una tappa molto importante del suo percorso personale: tra qualche mese, in estate, discuterà finalmente la sua tesi di laurea. Un traguardo che gli provoca una forte emozione e tanta felicità, nonostante, come lui stesso racconta, nella sua vita lavorativa cambierà poco.

Roberto lavora già da anni come cuoco nel ristorante di famiglia, un’attività che affonda le sue radici nel passato: è gestita oggi dai suoi genitori, ma un tempo apparteneva al nonno paterno. Si tratta, insomma, di un vero e proprio “patrimonio familiare” che è stato tramandato di generazione in generazione, e che lui porta avanti con impegno e passione.

Cucinare, precisa il nostro follower, è qualcosa che ha sempre amato fare. E sebbene all’inizio ci sia stata una forte pressione da parte della famiglia perché prendesse in mano l’attività, oggi può dire di essere soddisfatto della scelta. Non è da tutti, infatti, avere la possibilità di svolgere il lavoro che si ama e allo stesso tempo farlo in un contesto autonomo, costruito nel tempo dalla propria famiglia. Anche se il ristorante non è ancora ufficialmente suo, Roberto sente che lavora già per sé stesso e per il proprio futuro.

Tutto questo, però, è solo una parte della storia. C’è un dettaglio che continua a pesargli: una scelta che non ha potuto fare subito. Finite le scuole superiori, avrebbe voluto iscriversi all’università, ma suo padre si è fermamente opposto. All’epoca, Roberto era troppo giovane per imporsi e, senza la possibilità di sostenere autonomamente le spese, ha messo da parte quel desiderio. Ha iniziato a lavorare come aiuto cuoco nel ristorante di famiglia e, anno dopo anno, si è guadagnato sempre più fiducia e responsabilità.

Tuttavia, a 23 anni ha deciso di riprendere in mano il proprio sogno e si è iscritto alla facoltà di economia. Oggi è arrivato quasi alla fine del percorso e tra poco otterrà la laurea tanto desiderata. Ma proprio ora, che si avvicina il traguardo, il nostro fan racconta cosa pensa suo padre di tutto questo. E, a quanto pare, il suo punto di vista ha lasciato spazio a una nuova tensione in famiglia.

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