Fonte: Commenti Memorabili
Dimenticatevi le conversazioni su film o musica preferiti. Oggi, l’intimità si costruisce confessando il proprio odio per la masticazione rumorosa o l’uvetta nel panettone. Il Grim Keeping, che potremmo tradurre come “custodire l’oscurità”, è la pratica di fondare le relazioni non su ciò che piace, ma su ciò che si detesta in perfetta sintonia. È un ribaltamento completo delle regole del dating: la connessione emotiva nasce attraverso la negatività condivisa.
Si tratta di un approccio che mette subito in chiaro gli aspetti meno gradevoli, creando un’intimità basata sulla trasparenza dei difetti e delle insofferenze. Invece di un idilliaco comune sentire su hobby e passioni, si cerca un comune detestare. L’idea è che se entrambi odiate profondamente la stessa cosa, avete già un solido terreno d’intesa.
Il fenomeno non riguarda solo le piccole idiosincrasie quotidiane. Per le generazioni più giovani, il collante può essere l’odio condiviso per problemi strutturali come l’eco-ansia, la crisi economica, la difficoltà a trovare lavoro o il caro affitti. Queste fonti di preoccupazione collettiva diventano potenti catalizzatori di connessione, creando un senso di appartenenza attraverso la frustrazione comune.
C’è una maggiore consapevolezza sull’importanza della salute mentale e una minore disponibilità a nascondere il proprio malessere. Si cerca un partner che comprenda questo “lato oscuro” senza giudizi, vedendo in esso un potenziale di intimità piuttosto che un difetto. La sofferenza condivisa, a quanto pare, può creare legami tanto quanto la gioia.
Questa tendenza può essere letta come una reazione a modelli di coppia eccessivamente idealizzati e poco realistici proposti in passato. Mettere subito in tavola le proprie insofferenze e ansie dimostra una volontà di aprirsi su aspetti meno luminosi, accettando che una relazione non è fatta solo di momenti belli ma anche di ostacoli e differenze da gestire.
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Tuttavia, per quanto solida possa sembrare un’alchimia basata sulla negatività, non si può trascurare l’importanza di condividere anche valori positivi e costruttivi. Questi rimangono le fondamenta essenziali per costruire una relazione duratura che guardi al futuro, perché se è vero che non esiste luce senza buio, è altrettanto vero che non può esistere solo il buio.
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