Fonte: Wikipedia
Nel corso degli anni, con l’accentuarsi dell’uso di social e l’affermazione dilagante dei reality show, alcuni psichiatri e terapeuti hanno riscontrato una nuova forma di disturbo: la cosiddetta “sindrome di Truman Show”. Il termine prende il nome dal celebre film del 1998 “The Truman Show”, in cui il protagonista scopre che tutta la sua vita è, a sua insaputa, un reality show trasmesso in diretta al mondo intero. Truman vive in un ambiente fittizio dove ogni persona con cui interagisce, anche nella sua famiglia, è un attore pagato che recita una parte.
La sindrome di Truman Show porta le persone a credere di vivere una situazione simile: pensano che ogni evento della loro vita sia orchestrato, che amici e parenti siano attori e che ci siano telecamere segrete che li riprendono costantemente. Questa condizione psichiatrica, pur non essendo formalmente riconosciuta come diagnosi indipendente nei principali manuali diagnostici, sta attirando l’attenzione del mondo clinico per la sua peculiarità e la crescente incidenza.
Il disturbo ci offre uno specchio dei tempi: in un’epoca dominata da reality show, social media e sorveglianza digitale, il confine tra realtà, percezione e paranoia sembra diventare sempre più labile.
Il termine è stato coniato dai fratelli Joel e Ian Gold, rispettivamente psichiatra e filosofo, dopo aver osservato diversi casi clinici in cui i pazienti credevano che la loro vita fosse una messa in scena per un pubblico televisivo. Sebbene non sia riconosciuta ufficialmente nel Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5), la sindrome è considerata una manifestazione di psicosi, spesso associata a disturbi come la schizofrenia.
La diffusione della sindrome è stata attribuita all’impatto culturale dei media, in particolare alla popolarità dei reality show e alla crescente presenza di tecnologie di sorveglianza nella vita quotidiana. Secondo Joel Gold, le convinzioni spesso riflettono il contesto culturale in cui si sviluppano. Ad esempio, durante la Guerra Fredda, molte persone credevano di essere sorvegliate dalla CIA o dal KGB. Nell’era attuale, la costante esposizione a programmi televisivi che mostrano la vita privata delle persone può contribuire alla formazione di tali convinzioni deliranti.
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È importante distinguere la sindrome di Truman Show da altre condizioni come il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC). Mentre i pazienti con DOC possono avere pensieri intrusivi o paure irrazionali di essere osservati, ma mantengono una certa consapevolezza dell’irrazionalità di tali paure, chi soffre della sindrome di Truman Show è fermamente convinto della realtà della propria situazione, nonostante le evidenze contrarie.
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