Fonte: Commenti Memorabili
No, non è fantascienza. I mini buchi neri primordiali potrebbero davvero essere più vicini di quanto pensiamo. Secondo alcuni scienziati, questi minuscoli oggetti cosmici si aggirerebbero per l’universo – e per casa nostra – da miliardi di anni, senza che nessuno se ne accorga. Nonostante il nome minaccioso, non divorano nulla e non rappresentano un pericolo. Viaggiano indisturbati e silenziosi a centinaia di chilometri all’ora, attraversando materia, persone e muri con la disinvoltura di un fantasma cosmico.
La teoria nasce da alcune ricerche che ipotizzano la nascita di questi micro buchi neri appena un secondo dopo il Big Bang. In quel momento, l’universo era una zuppa incandescente e disordinata, perfetta per generare fluttuazioni di densità tali da creare queste minuscole anomalie gravitazionali.
Secondo il fisico De-Chang Dai dell’Università di Yangzhou, i buchi neri primordiali si sono formati in un ambiente molto più caldo e denso di quello attuale. Proprio queste condizioni estreme avrebbero favorito la nascita di oggetti tanto piccoli quanto antichi. Stephen Hawking, già decenni fa, aveva ipotizzato che potessero avere masse variabili: da meno di una graffetta a quella di una stella.
Il bello? Potrebbero attraversare la Terra e il nostro corpo senza che ce ne accorgiamo, grazie alle loro dimensioni minuscole e alla velocità media di circa 290 km/h. Il fisico Dejan Stojkovic dell’Università di Buffalo ha aggiunto che potrebbero essere i candidati ideali per spiegare la misteriosa materia oscura, che compone gran parte dell’universo ma non è mai stata osservata direttamente.
Se queste teorie trovassero conferma, sarebbe una svolta per la fisica moderna. I mini buchi neri potrebbero offrire una spiegazione plausibile all’enigma della materia oscura, da sempre al centro di studi e speculazioni scientifiche. Alcuni ricercatori del MIT stanno già analizzando segnali cosmici per cercare tracce del loro passaggio.
Ovviamente, la rilevazione di questi oggetti è tutt’altro che semplice. Sono microscopici, non emettono luce e non interagiscono con la materia come gli altri oggetti celesti. Ma se davvero esistono, potrebbero essere ovunque: nel tuo soggiorno, in ufficio, o addirittura nel cassetto dove spariscono regolarmente le forbici.
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Anche se nessuno li ha mai visti, i mini buchi neri primordiali stanno diventando protagonisti delle più affascinanti discussioni scientifiche. Non solo potrebbero aiutarci a comprendere meglio l’universo, ma anche spiegare quelle strane sparizioni domestiche che da anni attribuiamo al disordine. Certo, non c’è ancora una prova definitiva della loro esistenza. Ma in attesa di conferme, possiamo continuare a scherzare: la prossima volta che perdi il telecomando, forse non è colpa tua. Forse è passato un buco nero.
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