Ornella Vanoni, la memorabile intervista a Belve

Quella volta in cui Ornella Vanoni diede il meglio di sé per l’ennesima volta

 

Oggi diciamo addio a Ornella Vanoni, scomparsa nella serata di ieri 21 novembre 2025 all’età di 91 anni. Pilastro della musica italiana, sarebbe troppo facile parlare di tutti i suoi successi nel corso della sua lunghissima e onorata carriera.

Abbiamo deciso di ricordarla riportando l’intervista a Belve del 2023. Dopo la recente apparizione al Festival di Sanremo in cui regalò le sue solite perle, una delle regine indiscusse della canzone italiana ha nuovamente fatto il giro del web con le sue ultime uscite memorabili.

La Vanoni, ospite del programma tv condotto da Francesca Fagnani, non ha nemmeno provato a trattenersi. Con la sua solita sincerità senza freni, ha narrato dei suoi anni di gioventù in cui sembra ne combinasse di tutti i colori. Ha spiegato che dove abitava c’erano tutti finestroni, ma a lei portare le mutande proprio non piaceva. E così girava come mamma l’ha fatta, con buona pace dei vicini che la vedevano in déshabillé dalle finestre. Del resto, la cantante aveva “solo due paia di mutande, un paio nere e le altre bianche”. Poi, quando usciva la sera con gonna e tacchi a spillo… “bisogna per forza avere le mutande? Non è detto!”.

“Ohi Maria, ti amo!”

La Vanoni è inoltre tornata a parlare del suo “vizietto”: farsi le canne. A suo dire userebbe la marijuana a scopo “medico”. Un’abitudine che ormai è nota, dato che lei stessa aveva ammesso in passato di stare cercando dei “badanti” che sappiano fargliele. Ha sostenuto: “Ad un certo punto non dormivo più. Mio padre mi fece perfino fare la cura del sonno: ero disperata. Finché un giorno non mi hanno fatto fare una canna e allora ho detto: ‘ecco la mia medicina’”.

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Da allora, pare, non abbia più smesso. La sua “passione” era ben nota in particolare tra i giovani che più che per i suoi brani la conoscono per le sue “sparate”. E infatti ha sostenuto: “Quando cammino per strada i ragazzi mi urlano: ‘Ornella! Io non lavoro ma rollo da Dio, vengo a fare a badante?’”.

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