Fonte: Commenti Memorabili
Hai appena cercato per l’ennesima volta le chiavi che giuravi di aver lasciato “sul tavolo”? O magari hai passato dieci minuti a cercare il telefono, che era in modalità silenziosa… in tasca. Prima di pensare di avere bisogno di un assistente personale o di appenderti un portachiavi fluorescente al collo, sappi che potresti semplicemente essere molto creativo.
Secondo una ricerca pubblicata sul Journal of Creative Behavior, smarrire oggetti di uso quotidiano non è sempre indice di disorganizzazione. Al contrario, potrebbe essere il risultato di un cervello occupato a processare idee, connessioni astratte e soluzioni innovative. Insomma, se perdi il portafoglio ma hai appena inventato un nuovo modo per risolvere un problema, forse è un buon affare.
La mente creativa funziona a modo suo. Quando sei immerso nel pensiero divergente, ossia nella capacità di generare idee alternative partendo da uno stesso stimolo, il cervello tende a privilegiare i pensieri più stimolanti rispetto alle routine banali. La distrazione, in questo contesto, diventa quasi inevitabile: non si tratta di negligenza, ma di attenzione selettiva. Se sei impegnato a immaginare come rivoluzionare la tua giornata (o il mondo), è del tutto normale non ricordarti dove hai lasciato le cuffie.
Il pensiero divergente è infatti alla base della creatività: chi lo possiede è abituato a esplorare percorsi inusuali, a guardare i problemi da più prospettive, a non fermarsi alla prima risposta. Tutto molto bello, tranne per il fatto che mentre esplori galassie mentali ti dimentichi regolarmente dove hai parcheggiato l’auto.
Una delle caratteristiche tipiche di chi pensa in modo creativo è la difficoltà a concentrarsi su compiti monotoni. La mente è troppo impegnata a vagare tra possibilità e idee, tanto da lasciare in secondo piano dettagli come il portachiavi o il badge dell’ufficio. Non è un problema neurologico, è solo un effetto collaterale della tua brillantezza.
La letteratura scientifica in merito è chiara: chi manifesta distrazioni frequenti è spesso anche chi ha maggiori capacità di innovazione. I ricercatori hanno osservato come questa “sbadataggine” sia più comune in individui con un’elevata produzione di idee creative e una forte propensione a pensare fuori dagli schemi. E se tutto questo significa dimenticare il pranzo nel microonde, pazienza.
In un mondo che premia l’efficienza, l’idea che una mente disordinata sia in realtà molto efficiente nel campo creativo può sembrare paradossale. Eppure è proprio così: l’energia mentale non è infinita e se il cervello decide di usarla per creare, inevitabilmente rinuncerà a qualche compito secondario come ricordarsi dove hai lasciato le chiavi della macchina.
Non si tratta di giustificare ogni dimenticanza come se fossimo tutti potenziali inventori, ma riconoscere che dietro certe abitudini c’è una logica. Anche se ti senti sbadato, forse sei semplicemente più occupato a creare soluzioni brillanti, racconti appassionanti o progetti visionari.
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Il messaggio è chiaro: se perdi spesso le chiavi, il telefono o il filo del discorso, potresti non essere disorganizzato ma semplicemente troppo impegnato a pensare. Quindi la prossima volta che giri casa come un investigatore per ritrovare il portafoglio, sorridi: potrebbe essere solo il prezzo da pagare per avere una mente un po’ più brillante della media.
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