Conosci i “sette segreti di Bologna”? Sveliamoli tutti

Quanto nei sai su Bologna? Le sette chicche da conoscere sulla città

 

Sapete che la città di Bologna nasconde sette affascinanti segreti? Mettetevi alla prova per scoprire quanti ne conoscete: ecco tutte le chicche da non perdere sul capoluogo emiliano. Se trovandovi a passare per Strada Maggiore, proprio all’ingresso di Corte Isolani, vi siete imbattuti in qualche passante col naso all’insù, la ragione è presto detta: sul soffitto in legno del portico sono conficcate tre frecce. Secondo la leggenda, tre briganti volevano colpire a morte un signorotto, ma finirono per sbagliare mira perché furono distratti da una bella donna nuda che se ne stava affacciata alla finestra.

Passando sotto il voltone di Palazzo del Podestà, posizionatevi in uno dei quattro angoli sotto la torre dell’Arengo e iniziate a parlare: i suoni vengono trasmessi da un angolo all’altro grazie a un ingegnoso canale di comunicazione costruito in epoca medievale. La sua funzione? Consentire ai lebbrosi di confessare i propri peccati al prete, senza correre rischi di contagio. Procediamo la nostra inedita scoperta di Bologna andando a svelare il terzo segreto. Poco distante da Piazza Maggiore si trova via Piella, dove c’è un canale che passa esattamente in mezzo alle case. Oggi è possibile ammirare questo scorcio da una finestrella, che si affaccia su quella che è stata ribattezzata la piccola Venezia. Questo luogo così suggestivo e romantico è diventato meta delle coppie innamorate e dei sognatori, che hanno finito per riempire il muro intorno alla finestrella di cuori.

Dalla celebrazione della canapa all’esaltazione della conoscenza

In via Indipendenza, sotto la Torre Scappi, si può ammirare una scritta che celebra la coltivazione della canapa e la ricchezza che ha portato a Bologna. La frase recita: “Panis vita, canabis protectio, vinum laetitia, ovvero: “Il pane è vita, il vino è allegria, la cannabis è protezione”. Nella piazza del Nettuno si trova un’incantevole statua del dio del mare. Non tutti sanno, però, che posizionandosi in un determinato punto della scalinata della biblioteca l’indice di Nettuno, per un particolare effetto ottico, si trasforma in un fallo in erezione.

Curiosi di scoprire il penultimo segreto di Bologna? Proprio in cima alla Torre degli Asinelli si trova un vaso rotto. Nessuno lo ha mai tolto e rimpiazzato con uno integro. La ragione? Si tratta di un simbolo di orgoglio e di sfida riguardo alla risoluzione dei problemi: nonostante le difficoltà, i cittadini sono in grado di trovare espedienti creativi ed efficaci per far fronte alle avversità.

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Infine, l’ultima perla sul capuologo emiliano riguarda la scritta che si trova sul tavolo della sede dell’Alma Mater Studiorum di Bologna, a Palazzo Poggi: Panum resis“. Il suo significato è che la conoscenza sta alla base di tutte le decisioni. E voi, conoscevate tutti e sette i segreti della città?

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