Urgenza all’alba

“Purtroppo devo ammettere che sono una ragazza gelosa. Non sono di quelle morbose che controllano il telefono la mio fidanzato o cose così, non lo farei mai. Però al tempo stesso, anche se c’è amore, anche se c’è, almeno spero, rispetto reciproco, faccio fatica a fidarmi delle altre persone, soprattutto in amore. Non è che lo faccio volontariamente. Un po’ sono fatta così mentre un po’ questo è il risultato di profonde delusione che ho avuto in passato. Sto con questo ragazzo, Gabriele, con cui mi trovo bene tant’è che è anche venuto a vivere da me da qualche settimana (seppur in maniera temporanea) ma io non mi fido di lui. Devo farmene una colpa? Non mi fido, non ci posso fare niente. E di conseguenza non dico che lo controllo ma cerco di tenere d’occhio i suoi comportamenti sospetti. Proprio per questo, l’altro giorno ero molto in allarme. Mi sveglio e non lo trovo in casa nonostante sapessi che non sarebbe andato a lavoro. Non avevo idea di dove fosse andato, ma temevo il peggio perché ho imparato a conoscerlo, e quindi gli ho immediatamente scritto.”

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Una nostra fan ha condiviso una riflessione sulla sua gelosia e le sue difficoltà a fidarsi in amore. Ammette di essere una ragazza gelosa, ma precisa che non è una gelosia morbosa al punto da controllare il telefono del fidanzato o simili. Nonostante l’amore e, spera, il rispetto reciproco, le risulta difficile fidarsi delle altre persone, soprattutto in ambito amoroso. Questo atteggiamento non è del tutto volontario, ma è il risultato di profonde delusioni passate.

Attualmente sta con un ragazzo di nome Gabriele, con cui si trova bene. Gabriele è venuto a vivere da lei da qualche settimana, anche se in maniera temporanea. Tuttavia, lei non riesce a fidarsi completamente di lui e si chiede se dovrebbe sentirsi in colpa per questo. Senza controllarlo in modo eccessivo, cerca comunque di tenere d’occhio i suoi comportamenti sospetti.

L’altro giorno, si è svegliata e non ha trovato Gabriele in casa, nonostante sapesse che non sarebbe andato a lavoro. Non avendo idea di dove fosse andato, ha immediatamente pensato al peggio, poiché ha imparato a conoscere certi aspetti di lui. In preda all’ansia, gli ha subito scritto per chiedergli dove fosse.

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