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Siamo abituati a sentirci dire che stare troppo davanti a uno schermo fa male alla vista. Ma cosa succede se il videogioco che stai giocando è progettato per curare i tuoi occhi? È quello che hanno dimostrato alcuni ricercatori giapponesi, che hanno sviluppato un videogioco in realtà virtuale con un obiettivo insolito: migliorare la vista, invece di peggiorarla.
L’esperimento ha coinvolto un piccolo gruppo di partecipanti a cui è stato chiesto di giocare a intervalli regolari per sei settimane. Il gioco, semplice ma mirato, obbligava i giocatori ad alternare lo sguardo tra oggetti vicini e lontani, costringendo così i muscoli oculari a fare ginnastica. Risultato? Alcuni hanno registrato un netto miglioramento della vista. Non del punteggio nel gioco, della vista.
La condizione affrontata nello studio è nota come pseudo-miopia, che ha sintomi simili alla miopia classica ma è più facile da correggere. Si tratta spesso di affaticamento visivo causato da un uso eccessivo degli schermi, che porta a una temporanea perdita di nitidezza. Gli esercizi di “messa a fuoco alternata” sono tra i rimedi più consigliati, ma pochi li fanno volentieri.
Ecco allora l’idea geniale: trasformare questi esercizi in un videogioco. Il gioco usato nello studio richiedeva di colpire bersagli che si allontanavano progressivamente, spingendo così i giocatori ad allenare la loro capacità di adattamento visivo. Una forma di fisioterapia per gli occhi, ma con i controller in mano.
I risultati più sorprendenti sono stati registrati nei partecipanti con problemi visivi moderati o severi, ma legati alla pseudo-miopia. Chi invece soffriva di miopia vera non ha visto grandi differenze, come era prevedibile. La miopia strutturale richiede soluzioni ben più invasive, come occhiali o interventi chirurgici, ma per l’affaticamento visivo funzionale sembra che il VR possa essere una cura insperata.
La buona notizia? Anche chi ha giocato solo ogni tre giorni ha mostrato segni di miglioramento. Il che significa che non serve diventare dipendenti dal visore per avere benefici. Basta un po’ di costanza e un controller alla mano.
L’idea di utilizzare un videogioco per migliorare la salute visiva può sembrare paradossale, ma riflette una tendenza crescente: sfruttare la tecnologia per contrastarne gli effetti collaterali. E se il gioco è divertente, c’è anche una maggiore probabilità che l’utente continui a usarlo. Un piccolo esercito di gamers potrebbe quindi diventare inconsapevolmente più sano, un bersaglio alla volta.
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I ricercatori giapponesi hanno annunciato che lo studio proseguirà su scala più ampia. L’obiettivo è testare il gioco su più persone e per periodi più lunghi, così da verificare se può diventare un vero strumento terapeutico per chi è incollato allo schermo dalla mattina alla sera. Magari non sostituirà mai gli occhiali, ma potrebbe ritardarne l’arrivo. Nel frattempo, c’è una scusa in più per non togliersi il visore: “Non sto giocando, sto allenando la vista”. E per una volta, potrebbe non essere una bugia.
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