Zanzare fastidiose? Ecco perché non dovresti schiacciarle

Degli studiosi hanno spiegato perché non dovremmo uccidere gli insetti: sono importanti per il nostro ecosistema

 

C’è un momento esatto in cui capiamo che è davvero arrivata l’estate. Quando ad accompagnare il caldo soffocante ci sono anche gli ospiti più indesiderati della stagione: le zanzare. Nonostante il primo istinto di ognuno di noi è quello di schiaffargli sopra una mano o una paletta, è proprio questo ciò che non andrebbe fatto. Secondo un nuovo studio, il numero di insetti volanti è nettamente diminuito negli ultimi 20 anni. Gli scienziati hanno chiesto ai cittadini di contare il numero di insetti spiaccicati sulle targhe e sui parabrezza delle loro auto.

I risultati sono stati poi confrontati con uno studio simile del 2004. Solo in Inghilterra, è stato registrato il 65% in meno di insetti presenti, e la Scozia ha riportato un calo del 28%. Paul Hadaway, direttore del Kent Wildlife Trust, ha dichiarato: “I risultati dello studio Bugs Matter dovrebbero sconvolgere e preoccupare tutti noi. Stiamo assistendo a un declino degli insetti, che riflette le enormi minacce e la perdita di fauna selvatica in generale di tutto il Paese”.

La diminuzione degli insetti influirà sulla produzione di ortaggi e frutta come mele, pere, angurie ecc

“Questi cali si stanno verificando ad un ritmo allarmante e senza azioni concrete per affrontarli il futuro non appare roseo”, ha aggiunto. Gli insetti e gli impollinatori, infatti, sono fondamentali per la salute del nostro ambiente e delle economie rurali. Tuttavia, d’estate potremmo essere tentati di “risolvere” il problema della loro presenza in casa utilizzando scacciamosche o prodotti specifici. La soluzione migliore però, è semplicemente quella di aprirgli “gentilmente” porte e finestre per farli uscire fuori.

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Gli esperti suggeriscono di tagliare il prato meno spesso per favorire la creazione di un buon habitat per gli insetti e di creare mucchi di tronchi dei quali gli scarafaggi possano cibarsi. Secondo il Museo di Storia Naturale, nei prossimi decenni potrebbe estinguersi il 40% delle specie mondiali, tra cui api, formiche e farfalle. “Diminuirà la produzione di piante impollinate grazie agli insetti, come mele, pere, cetrioli, angurie e mandorle”, si legge in un report del museo.

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