Lascia che la figlia dica tutte le parolacce che vuole: “I genitori che non lo fanno sono ipocriti”

Commenti Memorabili CM

Lascia che la figlia dica tutte le parolacce che vuole: “I genitori che non lo fanno sono ipocriti”

| 18/08/2023

Una mamma che crede che sia “ipocrita” rimproverare sua figlia per aver detto le parolacce

  • Una mamma ha scelto di lasciar dire a sua figlia tutte le parolacce che vuole
  • Secondo Alissa, una professionista dell’Educazione, impedirle di imprecare sarebbe “ipocrita”
  • In casa, difatti, suo marito è solito dire parolacce di tanto in tanto
  • Per i genitori, lasciar libere le imprecazioni insegna alla bambina “il peso delle parole”
  • In questo modo, la piccola imparerebbe a conoscere la differenza tra imprecazione e insulto

 

Scrivendo per Cafe Mom, una mamma di nome Alissa ha spiegato che sua figlia è in grado di dire tutte le parolacce che vuole senza essere rimproverata. Come professionista dell’Educazione, Alissa ha dichiarato che in genere tende a non imprecare per abitudine, ma suo marito usa regolarmente le parole “f**k” (in italiano “fan***o”).

A causa di questo, la loro figlia ha imparato alcune delle parole che, secondo lei, sono “assolutamente accettabili. Sarebbe ipocrita imporre a nostra figlia uno standard a cui nessuno di noi due aderisce”, ha dichiarato Alissa.

“Le parole hanno un peso”

Permettere a sua figlia di dire liberamente le parolacce, invece di etichettarle come “parole da adulti”, fa capire che “le parole hanno un peso. Consentendo di dire parolacce senza penalità, nostra figlia capisce il valore di un “s***!” animato e la sensazione catartica che un “f***!” ben piazzato può portare”, ha proseguito. La mamma crede che rimuovere l’energia negativa legata alle parolacce precocemente permetta ai più piccoli di fare distinzioni tra le parole, usandole per la giusta ragione, piuttosto che per insultare o denigrare qualcuno.

Leggi anche: Dire parolacce può essere benefico per i bambini ed è sintomo di intelligenza

“Quando nostra figlia incontra inevitabilmente parole che sono veramente inaccettabili – per esempio, insulti e altri termini dispregiativi – ci conforta la sua conoscenza preesistente dell’impatto che le parole possono avere. La aiuta a capire più specificamente perché quel tipo di parole non hanno davvero motivo di essere dette. Piuttosto che designare le parole inammissibili come ‘cattive’ o ‘cose che non si dicono’, la sua acutezza sociale è rafforzata attraverso la consapevolezza e la comprensione”.

logo-img
La redazione di commentimemorabili.it si impegna contro la divulgazione di fake news. La veridicità delle informazioni riportate su commentimemorabili.it viene preventivamente verificata tramite la consultazione di altre fonti.
Questo articolo è stato verificato con:
Chiedi la correzione di questo articoloValuta il titolo di questa notizia
Copyright © 2018 - Commenti Memorabili srl
P. IVA 11414940012

digitrend developed by Digitrend