Non si sarebbe raggiunto il numero minimo di studenti
- In una scuola del Massachusetts, quattro pecore sono state iscritte come studenti per evitare la chiusura di una classe a causa di una legge che richiede un numero minimo di iscritti
- La decisione di includere pecore mira a sottolineare l’assurdità delle regole che valutano l’importanza di una scuola solo in base al numero di studenti iscritti
- Questa azione mette in luce le difficoltà delle comunità rurali nel mantenere attive le loro scuole di fronte alla diminuzione della popolazione e alla bassa natalità
- Le pecore, prestate da un allevatore locale, sono state registrate con due genitori, un indirizzo e una data di nascita, permettendo di raggiungere il minimo di 98 iscritti richiesto per mantenere aperta la classe
- L’inclusione simbolica delle pecore evidenzia che gli studenti non dovrebbero essere trattati come numeri, ma come individui con bisogni e potenzialità uniche, sottolineando l’importanza dell’educazione come investimento nella comunità
Robert Johnson, Samantha Smith, Michael Thompson e Mary White sono i quattro nuovi “alunni” ammessi alla scuola dell’accorpamento Hometown-Pinecrest-Woodland, nelle vicinanze di Springfield nel Massachusetts, Stati Uniti d’America. Tuttavia non si tratta di studenti umani, bensì di quattro pecore. La ragione? Una protesta per opporsi a una legge che impone la sospensione di classi intere se non si raggiunge un numero minimo di studenti per l’anno scolastico. Così, i genitori hanno reagito con originalità e risolutezza per evitare tale scenario.
La decisione di includere quattro pecore al posto di studenti umani può apparire eccentrica, ma è stata una mossa strategica per evidenziare l’irrazionalità delle regole che valutano l’importanza di un’istituzione scolastica solamente in base al numero di iscritti. Questa forma di protesta insolita ha attirato l’attenzione sulle sfide che numerose comunità rurali devono affrontare nel mantenere in attività le loro scuole di fronte alla diminuzione della popolazione e alla scarsa natalità. Inoltre la chiusura di una classe può avere effetti significativi sulla coesione sociale e sulla qualità dell’educazione fornita.
Gli studenti non dovrebbero essere considerati numeri
Per chi se lo stesse chiedendo, l’ammissione delle pecore – gentilmente prestate da un allevatore locale – è stata effettuata in conformità alle norme: ciascuna ha due genitori, un indirizzo e una data di nascita. In questo modo è stato soddisfatto il requisito del ministero che richiedeva un minimo di 98 iscritti ai tre comuni per garantire la continuazione della quinta elementare a settembre, anche se i nomi registrati erano solo 94.
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L’uso delle pecore invece delle persone come “studenti” è stato deliberato e simbolico. Mette in evidenza il concetto che gli studenti – a differenza delle pecore, come recita il detto – non dovrebbero essere trattati come numeri, ma come individui unici con necessità e potenzialità diverse. Anche l’istruzione stessa non dovrebbe essere considerata una questione di numeri, bensì come un investimento nella crescita e nello sviluppo dei giovani e della comunità nel suo complesso. Per quanto riguarda gli animali, godono di buona salute e si stanno adattando bene. Sono stati accolti calorosamente dai “compagni” di classe, che hanno predisposto per loro un piccolo recinto all’aperto per permettere loro di seguire “lezioni” in tranquillità.

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- https://www.repubblica.it/esteri/2024/05/14/news/francia_pecore_scuola_mosella_chiusura-422954386/
- https://www.corriere.it/animali/24_maggio_15/francia-quattro-pecore-iscritte-a-scuola-per-salvare-una-classe-dalla-chiusura-9bbd9a8c-f1f1-4c26-9f93-19575d61cxlk.shtml