Il picco massimo delle capacità cognitive è a 41 anni e non declina fino a 65 anni

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Il picco massimo delle capacità cognitive è a 41 anni e non declina fino a 65 anni

| 25/04/2025
Fonte: Pexels

Prima si pensava che declinassero già in giovane età

  • Le capacità cognitive raggiungono il massimo dopo i 41 anni e rimangono stabili fino ai 65, sfidando l’idea di un declino precoce
  • Lettura e scrittura migliorano fino ai 41 anni, mentre le capacità aritmetiche tendono a diminuire con l’età
  • Fattori come istruzione, attività lavorativa e interazioni sociali aiutano a mantenere le abilità cognitive nel tempo
  • Le differenze di genere indicano che le donne possono subire un calo maggiore nelle abilità numeriche rispetto agli uomini
  • Investire nell’apprendimento continuo e in attività stimolanti può contribuire alla stabilità cognitiva e alla crescita economica

 

Per anni si è creduto che le capacità cognitive iniziassero a declinare già in giovane età, ma un recente studio pubblicato su Science Advances sfata questo mito. L’analisi dei dati del Programma per la valutazione internazionale delle competenze degli adulti (PIAAC) ha rivelato che le capacità cognitive degli adulti raggiungono il loro picco dopo i 41 anni e rimangono sorprendentemente stabili fino ai 65.

I risultati mostrano che abilità come lettura e scrittura continuano a perfezionarsi fino ai 41 anni. Chi pratica regolarmente queste attività riesce a mantenere buone prestazioni anche negli anni successivi. Tuttavia le capacità aritmetiche tendono a diminuire con il passare del tempo, evidenziando l’importanza dell’allenamento mentale costante per preservarle.

I fattori che influenzano la stabilità cognitiva

Lo studio ha identificato diversi fattori chiave che contribuiscono al mantenimento delle capacità cognitive fino ai 65 anni. Tra questi, spiccano il livello di istruzione in quanto le persone con un’istruzione più alta mostrano una maggiore resistenza al declino; l’attività lavorativa stimolante dato che svolgere un lavoro che richiede l’uso attivo delle competenze aiuta a mantenere le abilità cognitive e infine le interazioni sociali. Un contatto regolare con altre persone favorisce il benessere mentale.

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L’analisi dei dati ha evidenziato che le donne tendono a sperimentare un declino più marcato nelle abilità numeriche rispetto agli uomini. Le cause di questa differenza potrebbero essere legate a fattori sia biologici che sociali. Mantenere attiva la mente attraverso lettura, scrittura, giochi di logica e attività professionali può contribuire a rallentare il declino cognitivo. Questo ha importanti implicazioni anche a livello sociale ed economico: una popolazione con capacità cognitive elevate è più produttiva e può contribuire in modo significativo allo sviluppo del mercato del lavoro.

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