“Per sempre”? No grazie”: forse se hai paura dell’impegno sei filofobico
- La filofobia è la paura dell’amore e dell’impegno, e non è solo una scusa per evitare relazioni serie
- Cause profonde possono includere traumi passati, famiglie disfunzionali, insicurezze personali e paura di perdere la libertà
- Sintomi tipici: evitamento dell’intimità, sabotaggio delle relazioni, ansia da coinvolgimento emotivo e fisico
- Strategie utili: introspezione (meglio se con un terapeuta), vivere il presente, comunicare le proprie paure, e accettare l’imperfezione
- Se ami un filofobico: serve pazienza, rispetto dei tempi e creazione di un ambiente sicuro senza pressioni
Se ogni volta che senti le parole “relazione seria” ti viene voglia di buttarti da un aereo con lo zaino del weekend come paracadute, tranquillo: non sei solo. Esiste una vera e propria fobia dell’amore — sì, si chiama proprio così: filofobia — e no, non è solo una scusa per ghostare l’ennesimo match di Tinder dopo tre settimane.
Magari pensavi di essere semplicemente “esigente” o “uno spirito libero”, ma se ti ritrovi a frequentare solo partner emotivamente non disponibili, a scappare appena si parla di futuro, e a cercare difetti nell’altro con la precisione di un investigatore privato, forse la questione è un tantino più seria. E se ti senti più rassicurato da una storia con data di scadenza incorporata che da un “vediamoci anche domani”, allora la diagnosi è praticamente fatta: fobia dell’impegno in fase avanzata.
Ok, ma da dove viene tutta ‘sta ansia dell’impegno?
Sorpresa: non sei nato così. La paura dell’amore ha spesso radici profonde — tipo archeologia emotiva. Potrebbero esserci di mezzo relazioni passate finite peggio della prima stagione di una serie cancellata, famiglie modello “scena di litigio permanente” o semplicemente una convinzione interiore che l’amore sia sinonimo di perdita della libertà (spoiler: non lo è). Altri motivi? Una sana dose di insicurezza, un pizzico di atelofobia (la paura di non essere abbastanza) e tanta, tantissima voglia di non affrontare le proprie vulnerabilità.
Filofobia: non è una moda, ma una difficoltà reale
Il termine “filofobia” deriva dal greco e vuol dire letteralmente “paura dell’amore”. Non è ancora ufficialmente nel DSM, ma i sintomi sono molto reali: evitamento dell’intimità, relazioni instabili, paura del rifiuto, ansia da weekend romantico. Il tutto condito da una vocina interiore che ti ripete “non farti fregare dai sentimenti!”. Chi soffre di filofobia spesso mette in scena comportamenti sabotanti, si allontana quando le cose iniziano ad andare bene e vive l’amore come una trappola emotiva anziché come un’opportunità.
L’amore filofobico non si limita al cuore: coinvolge anche il letto. Chi ha paura dell’intimità spesso si ritrova a vivere la sessualità con disagio, rifiuto, o evitando del tutto la connessione fisica. Insomma, le farfalle nello stomaco diventano vespe. E no, non è perché non ci sia attrazione, ma perché l’idea di lasciarsi andare e diventare vulnerabili mette in moto il sistema di allarme emotivo.
Che si fa? Manuale di sopravvivenza sentimentale
Se hai capito che potresti soffrire di filofobia o paura dell’impegno, non serve darti alla vita da eremita. Ecco qualche consiglio pratico (e praticabile):
- Fermati. Guardati dentro, magari con l’aiuto di uno psicoterapeuta (spoiler 2: non morde).
- Non cercare l’anima gemella immacolata. I partner ideali esistono solo nei romanzi rosa e nelle bio di Instagram.
- Vivi il presente, un weekend alla volta. Nessuno ti sta chiedendo di comprare un divano a due posti al primo appuntamento.
- Comunica. Dire “ho paura” non ti fa sembrare debole, ti rende umano.
- Datti il permesso di amare senza sentirti in trappola. L’amore sano non cancella l’identità: la arricchisce.
E se ami un filofobico?
Se stai con qualcuno che scappa a ogni dichiarazione, armati di pazienza e toni neutri. Non forzare, non pressare, ma costruisci un clima di sicurezza e dialogo. I filofobici non vanno “salvati”, ma capiti. E, se vogliono, aiutati a scegliere: magari non subito le tende, ma almeno un film da vedere insieme.
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La paura di amare non è un capriccio, ma un campanello d’allarme che suona quando l’idea di felicità diventa troppo spaventosa. Ma la buona notizia è che si può superare. Con lentezza, con consapevolezza e – udite udite – con qualcuno che resti mentre impari a non scappare più.

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- https://www.unobravo.com/post/filofobia
- https://www.mindcenter.it/paura-di-impegnarsi-commitment-phobia-cosa-fare/