Cervello maschile e intimità: la danza chimica che si attiva mentre gli uomini fanno l’amore

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Cervello maschile e intimità: la danza chimica che si attiva mentre gli uomini fanno l’amore

| 26/05/2025
Fonte: Pexels

Cervello maschile e dopamina: un valzer chimico sotto le coperte

  • Durante l’intimità nel cervello maschile avviene una “danza” tra dopamina e acetilcolina
  • Lo studio è stato condotto sui topi, ma potrebbe valere anche per gli esseri umani
  • I neurotrasmettitori si attivano in modo ritmico, come una coreografia
  • Dopamina e acetilcolina regolano le fasi del comportamento legato all’intimità
  • La scoperta apre la strada a nuove soluzioni per le difficoltà nella vita di coppia

 

La scienza ci sorprende ancora, stavolta con una scoperta che sembra uscita da un documentario di Quark remixato con Ballando con le stelle. Secondo uno studio guidato dall’Istituto Nazionale di Scienze Biologiche di Pechino, durante l’intimità nel cervello maschile non avviene solo un rilascio di emozioni, ma una vera e propria danza chimica. I protagonisti sono due neurotrasmettitori noti ma ora più danzerecci che mai: dopamina e acetilcolina.

Gli scienziati, armati di microscopi, sensori fluorescenti e tanta pazienza, hanno monitorato l’attività cerebrale dei topi maschi. Niente paura: per quanto il paragone con l’uomo possa sembrare azzardato, le aree cerebrali coinvolte sono sorprendentemente simili. Il focus era tutto su un’area chiamata nucleo accumbens, il quartiere generale del piacere e della motivazione.

Dopamina, acetilcolina e il ritmo dell’intimità

La scoperta? Prima dell’incontro ravvicinato, l’acetilcolina faceva il suo ingresso in scena con un ritmo preciso. Poi, a circa sei secondi di distanza, entrava la dopamina. Un po’ come in un duetto jazz: prima uno parte, poi l’altro lo segue e insieme creano un ritmo tutto loro. Durante il momento clou, entrambi i neurotrasmettitori si attivavano in sincronia con i movimenti dell’animale, quasi come se stessero seguendo una coreografia provata a lungo.

Qinghua Liu, autore principale dello studio, ha spiegato: “Il comportamento è una sequenza complessa di eventi”. In altre parole, niente è lasciato al caso. Nemmeno nel cervello. E la dopamina non è solo la molecola del “mi sento bene”: regola le fasi, scandisce i tempi e guida il passaggio da un momento all’altro.

Disfunzioni maschili e nuove frontiere terapeutiche

Fin qui, sembra tutto poetico. Ma la scienza non si ferma all’osservazione: la scoperta ha implicazioni concrete per trattare alcune difficoltà comuni nella vita a due. Secondo Ai Miyasaka, co-autrice dello studio e ricercatrice presso l’Università di Tsukuba, “la dopamina gioca un ruolo cruciale“. Con la stimolazione dei recettori D1R e D2R si possono alterare i comportamenti: attivando i primi, il topo ritornava all’azione; stimolando i secondi, si fermava tutto.

Tradotto in termini meno da laboratorio, questo significa che esiste un potenziale concreto per sviluppare nuove soluzioni farmacologiche per chi ha difficoltà nel vivere serenamente la propria intimità. Una novità importante, considerando che certe problematiche coinvolgono fino al 30% degli uomini in età attiva.

Dalla ricerca al benessere della coppia

La forza dello studio sta nella sua capacità di vedere oltre i luoghi comuni. Dietro ogni abbraccio, ogni sguardo carico di complicità, ci sono processi biologici incredibilmente orchestrati. E anche se non possiamo ancora parlare di “intimità coreografata dal cervello”, è affascinante pensare che ciò che proviamo sia il risultato di un ballo interno tra molecole.

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Forse la prossima volta che ascolteremo Sesso e samba, penseremo a neuroni che si muovono a ritmo di musica. E se da tutto questo potessero nascere terapie migliori per il benessere maschile, tanto di guadagnato. Anche perché, diciamolo, se il cervello balla… meglio che lo faccia nel modo giusto.

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