Aspetta il matrimonio per fare l’amore per la prima volta: scopre di non poterlo fare

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Aspetta il matrimonio per fare l’amore per la prima volta: scopre di non poterlo fare

| 27/05/2025

Vergine fino a 44 anni: scopre di non poter fare l’amore

  • Sarah ha scelto di fare l’amore solo dopo il matrimonio
  • Alla prima notte di nozze ha provato un dolore fisico insopportabile
  • È stata diagnosticata una rara condizione chiamata imene imperforato
  • L’unica soluzione è un intervento chirurgico, che sta organizzando
  • Nonostante tutto, la coppia è unita e spera ancora di diventare genitori

 

Ci sono storie che sembrano tratte da un film romantico, ma con una sceneggiatura scritta dalla realtà più imprevista. È il caso di Sarah, 44 anni, che ha scelto con convinzione di vivere l’intimità con il suo futuro marito solo dopo il matrimonio. Un voto personale, una promessa a se stessa e al compagno Martin, conosciuto ai tempi del lockdown. Tutto pronto per la grande notte, se non fosse per un dettaglio imprevisto: una condizione medica di cui non sapeva nulla.

La prima notte insieme non è andata come previsto. L’attesa, le emozioni e i preparativi si sono scontrati con un dolore acuto e improvviso che ha impedito alla coppia di vivere quel momento tanto desiderato. Dopo qualche perplessità e molta frustrazione, Sarah ha deciso di sottoporsi a controlli medici. Ed è qui che arriva la diagnosi: imene imperforato. Non una metafora, ma una condizione rara e concreta.

Imene imperforato: quando la prima volta è impossibile

L’imene imperforato è una malformazione congenita che impedisce fisicamente il passaggio. In sostanza, è come trovarsi davanti a una porta senza chiave né serratura. Una scoperta difficile da digerire, soprattutto per chi ha vissuto con l’idea che il proprio corpo fosse pronto da tempo. La soluzione? Un intervento chirurgico semplice ma necessario, che Sarah sta cercando di organizzare privatamente, dopo lunghi mesi d’attesa nel sistema sanitario britannico.

La coppia, però, non si è persa d’animo. Martin, il marito, ha dimostrato comprensione e pazienza, confermando che l’intimità non è solo questione fisica ma anche emotiva. Sarah, dal canto suo, non ha rinunciato al romanticismo e ha persino acquistato un nuovo completo di lingerie per “riprovare” una futura notte di nozze, magari con un finale diverso.

Raccontare per non sentirsi sole: il valore della condivisione

Sarah ha deciso di condividere pubblicamente la sua esperienza, non per attirare attenzione, ma per aiutare altre donne che potrebbero trovarsi nella stessa situazione. Il problema dell’imene imperforato è poco conosciuto, spesso sottovalutato e diagnosticato tardi. Parlare apertamente di un disagio fisico che ha anche un peso psicologico non è facile, ma può fare la differenza per chi si sente isolata o non compresa.

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Raccontare il proprio percorso diventa così un atto di consapevolezza e solidarietà. Non tutte le difficoltà sono visibili, e la salute intima – anche quando si sceglie consapevolmente di viverla più tardi nella vita – merita attenzione e rispetto. Sarah e Martin, con la loro serenità, dimostrano che i legami più forti resistono anche quando la realtà cambia il copione della favola.

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