Fidati di Google Maps: ti porta giù da un ponte
- A Giava, in Indonesia, un’auto è caduta da un ponte non completato
- Il conducente seguiva Google Maps e ha ignorato una deviazione
- L’auto è precipitata per circa 40 metri schiantandosi sulla strada
- A bordo c’era anche una passeggera: entrambi feriti lievi
- Le autorità indagano su segnaletica e attendibilità del navigatore
La tecnologia ci ha semplificato la vita, certo, ma a volte ci lancia anche giù da un ponte. Letteralmente. È quello che è successo a Giava, in Indonesia, dove un uomo di 61 anni ha vissuto un’esperienza da film d’azione, solo senza stuntman e senza controfigure. A bordo della sua auto, stava seguendo le indicazioni di Google Maps per raggiungere la casa di un amico, ma il navigatore aveva altri piani.
Durante il tragitto, l’app ha suggerito una deviazione. Lui, come tanti altri automobilisti che si fidano più dell’intelligenza artificiale che della segnaletica stradale, ha pensato: “No, stavolta proseguo dritto”. E così ha fatto. Peccato che la strada lo conducesse verso un ponte non finito, chiuso al traffico. Un dettaglio che, a quanto pare, non era segnalato né sul display dello smartphone né con cartelli evidenti lungo il percorso.
Auto giù dal ponte: il volo di 40 metri
Il risultato è stato un salto nel vuoto di circa 40 metri. Il veicolo ha proseguito sulla rampa del ponte incompiuto, superando l’asfalto e… il resto è finito in una caduta rovinosa. Fortunatamente, l’automobilista e la donna seduta accanto a lui se la sono cavata con ferite lievi. Un miracolo, se si considera che l’auto ha sfiorato altri due veicoli e una moto sulla strada sottostante.
Il tutto è stato ripreso da una telecamera di sorveglianza e il video, neanche a dirlo, ha fatto il giro del mondo in pochi minuti. I due passeggeri sono stati soccorsi e portati in ospedale, dove i medici hanno confermato che si tratta soltanto di contusioni e qualche trauma leggero. La vera botta, forse, è stata per la credibilità del navigatore.
Navigatore GPS e segnaletica stradale sotto accusa
Ora le autorità locali stanno cercando di capire chi ha sbagliato. La colpa è tutta dell’automobilista che ha deciso di fidarsi dell’app? O forse qualche responsabilità va attribuita alla gestione del cantiere e alla segnaletica poco chiara? Quel che è certo è che l’incidente avrebbe potuto avere conseguenze molto più gravi.
Anche Google Maps finisce nel mirino: l’applicazione avrebbe dovuto segnalare l’interruzione della strada. Non è la prima volta che il navigatore digitale si “perde”, ma quando a perdersi sono gli utenti su strade pericolose o incomplete, il margine d’errore si restringe parecchio. E i rischi aumentano.
Sicurezza stradale e tecnologia: quando l’aggiornamento non basta
Questo caso riapre il dibattito sull’affidabilità dei sistemi di navigazione e sulla necessità di aggiornare costantemente i dati cartografici, soprattutto in zone dove sono in corso lavori pubblici. Un ponte in costruzione non dovrebbe finire tra le opzioni di percorso consigliate, così come una rampa chiusa non dovrebbe sembrare invitante solo perché appare come una scorciatoia.
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Il fatto che non ci siano state vittime è senza dubbio una buona notizia, ma l’episodio resta un campanello d’allarme. Per gli utenti, che devono mantenere sempre l’attenzione alta anche quando guidano seguendo le indicazioni vocali di un’app. E per le amministrazioni, che devono garantire una segnaletica visibile e inequivocabile. Alla fine, Google Maps ci porta quasi ovunque. Ma il “quasi” è importante, specialmente quando quel “dove” si trova a 40 metri più in basso.