Sbadigli acquatici: anche i pesci fanno gruppo con la bocca aperta
- I pesci sbadigliano e si contagiano a vicenda come gli esseri umani
- Lo studio si è concentrato sugli zebrafish, noti per il loro comportamento sociale
- I pesci imitano lo sbadiglio dei simili anche con stiracchiamenti
- Questo comportamento potrebbe avere origini evolutive antichissime
- Lo sbadiglio contagioso favorisce la coesione e la sincronizzazione nei banchi
Sbadigliare non è più solo affare da esseri umani assonnati o gatti annoiati sul divano. A quanto pare, anche gli abitanti del mondo acquatico, come i pesci zebrafish, non resistono al richiamo dello sbadiglio, e lo fanno in gruppo. Uno studio condotto dall’Università di Pisa ha osservato che questi minuscoli pesci d’acqua dolce, già noti per la loro indole sociale, tendono a sbadigliare quando vedono altri fare lo stesso.
Lo sbadiglio, però, non si ferma alla semplice apertura della bocca. Gli zebrafish combinano il gesto con uno stiracchiamento completo, simile alla pandiculazione, un movimento che negli animali serve a riattivare muscoli e riflessi. In sostanza, anche i pesci si fanno una bella “sgranchita” quando sbadigliano.
Coordinazione sociale nei pesci: il ruolo dello sbadiglio
Il dato sorprendente è che questo gesto, apparentemente casuale, potrebbe avere uno scopo molto preciso. I ricercatori hanno evidenziato che lo sbadiglio contagioso aiuta i pesci a sincronizzarsi tra loro. E quando si fa parte di un banco, la coordinazione è una questione di sopravvivenza: più occhi attenti, movimenti più fluidi, fughe più rapide.
Secondo la professoressa Elisabetta Palagi, coordinatrice dello studio, lo sbadiglio condiviso rafforza la coesione del gruppo. Un segnale di sintonizzazione sociale che migliora la vigilanza e facilita l’interazione tra gli individui. Non proprio quello che ci si aspetta da animali a sangue freddo, eppure la biologia è piena di sorprese.
Sbadiglio contagioso: una lunga storia evolutiva
La scoperta si fa ancora più interessante quando si guarda all’origine del comportamento. Gli scienziati propongono due ipotesi. La prima è che il contagio dello sbadiglio sia un tratto ereditato da antichi vertebrati sociali, conservato nei secoli da alcune specie. La seconda è che si tratti di un meccanismo emerso più volte in modo indipendente, ogni volta che la coordinazione ha fatto la differenza tra vivere e diventare spuntino per qualcun altro.
In entrambi i casi, lo sbadiglio da semplice riflesso diventa un raffinato strumento evolutivo, capace di rafforzare i legami e mantenere l’ordine nei gruppi sociali. E sì, anche nei pesci.
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Zebrafish e comportamento sociale: uno specchio della nostra natura
I protagonisti dell’esperimento, gli zebrafish, non sono stati scelti a caso. Questi piccoli pesci sono spesso utilizzati in laboratorio proprio per le loro somiglianze genetiche con l’uomo. La loro vita sociale, sorprendentemente complessa, li rende ideali per studiare comportamenti collettivi e comunicazione non verbale. Lo studio apre così una nuova finestra su un mondo sommerso dove persino lo sbadiglio diventa linguaggio. Un promemoria scientifico che anche nei gesti più semplici – o scontati – si nasconde un intero sistema di relazioni.

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