Stage da annusatore di alito canino: il lavoro che non sapevi di non volere

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Stage da annusatore di alito canino: il lavoro che non sapevi di non volere

| 23/06/2025

Il lavoro retribuito più strano di New York? Annusare l’alito dei cani

  • Spot & Tango ha offerto uno stage estivo a New York per testare un prodotto contro l’alito cattivo dei cani
  • Il ruolo prevede l’analisi olfattiva dell’alito canino nei parchi della città
  • Il candidato ideale deve avere un olfatto finissimo e amare i cani
  • La posizione è retribuita 25 dollari l’ora e include coccole canine illimitate
  • L’esperienza nel settore animale è un plus, ma non obbligatoria

 

Il mercato del lavoro ha ormai superato l’immaginazione. Spot & Tango, azienda newyorkese di benessere animale, ha deciso di alzare l’asticella con un’offerta di stage decisamente fuori dagli schemi: cercasi annusatore di alito canino. Niente battute. È un vero lavoro, retribuito 25 dollari all’ora, coccole incluse.

L’azienda, specializzata in cibo fresco e sano per cani, ha ideato una “soluzione dentale innovativa” per risolvere il problema dell’alito cattivo nei quattrozampe. Per provarne l’efficacia sul campo – o meglio, al parco – ha bisogno di un naso umano altamente qualificato. Non si tratta solo di una prova di coraggio, ma di un delicato esercizio olfattivo da svolgere con rigore scientifico.

Stage per amanti degli aliti dei cani e nasi sopraffini

Il fortunato candidato dovrà avventurarsi tra i cani di New York per effettuare valutazioni olfattive dettagliate. L’obiettivo? Raccogliere dati sull’alito prima e dopo l’uso del prodotto. L’annuncio richiede un olfatto allenato, preferibilmente capace di percepire l’eco di una cena a base di aglio chiusa in frigo.

Ma non basta: il profilo ideale è “coraggioso, audace e curioso” abbastanza da sporgersi sul muso di un bulldog senza batter ciglio. Oltre alle doti olfattive, è richiesta una certa onestà spietata nel giudizio: dire che un cane “sa di tonno andato” potrebbe essere parte integrante della scheda tecnica.

Alito canino e valutazioni funk-o-meter

Nel curriculum dello stagista compariranno voci come: creazione di un sistema di valutazione dell’alito, test sul campo nei parchi per cani, e analisi comparativa con altri prodotti concorrenti. Il tutto condito da note olfattive scritte con dovizia di particolari: da “piacevolmente neutro” a “essenza di bidone della spazzatura”.

L’esperienza nel campo della veterinaria o del comportamento animale è un plus, ma non un requisito essenziale. Ciò che conta è la predisposizione a passare ore al fianco dei migliori nasi umidi di Manhattan con una clip per il naso in tasca – o forse no, per non compromettere l’integrità dei dati.

Benessere animale e ironia lavorativa

Il lavoro può sembrare poco allettante, ma in realtà potrebbe rappresentare un’occasione rara. L’alito canino non sarà profumato come una rosa, ma l’idea di contribuire al benessere animale – e di guadagnare qualcosa nel frattempo – non è così male. Almeno rispetto ad altri mestieri di dubbio fascino. Nel libro “50 lavori peggiori del tuo”, ad esempio, figurano incarichi come decapitatore di topi da laboratorio o sommozzatore di cadaveri per il NYPD.

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A confronto, passare l’estate a ricevere baci da cuccioli potrebbe sembrare quasi poetico. In un mondo in cui anche il respiro del cane ha un valore scientifico, lo stage da annusatore professionista può dirsi la nuova frontiera del benessere animale. Magari poco profumata, ma sicuramente unica nel suo genere.

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