Questo topo ha battuto ogni record: ha scoperto 109 mine antiuomo

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Questo topo ha battuto ogni record: ha scoperto 109 mine antiuomo

| 23/06/2025
Fonte: YouTube

Ronin il ratto sminatore: l’eroe che ha fiutato esplosivi meglio di un robot

  • Ronin è un ratto addestrato che ha scoperto 109 mine, battendo il record mondiale
  • I HeroRATs vengono formati fin da piccoli per individuare odori di esplosivi
  • Il programma è attivo in paesi colpiti da mine come Cambogia e Mozambico
  • L’addestramento si basa sul rinforzo positivo e su test rigorosi
  • Dopo il pensionamento, i ratti vivono in colonie dedicate con cure garantite

 

Quando si parla di sminamento, pochi penserebbero a un ratto come il protagonista assoluto. Eppure Ronin, esemplare di Cricetomys gambianus, ha da poco conquistato un Guinness World Record rilevando ben 109 mine terrestri. Un’impresa che surclassa la precedente leggenda del settore, Magawa, fermo a quota 71. Il tutto senza tute mimetiche o strumenti ipertecnologici: solo naso, pazienza e una gran passione per le noccioline.

Il progetto è opera di Apopo, un’organizzazione no-profit che ha deciso di affrontare il problema delle mine con un approccio tanto alternativo quanto efficace. Con un costo medio di 30 dollari per piazzare una mina e fino a 1000 per rimuoverla, serviva una soluzione pratica. Così è nato HeroRATs, un programma che addestra questi roditori a localizzare esplosivi sepolti in zone ad alto rischio.

Come funziona l’addestramento dei ratti sminatori

La selezione inizia quando i futuri eroi hanno appena cinque settimane. Prima tappa: imparare a non saltare sulla spalla del proprio allenatore. Seconda tappa: associare il suono di un click a una ricompensa alimentare, spesso a base di banana o arachidi. Una volta stabilita questa associazione, inizia la fase più seria: il riconoscimento dell’odore del trinitrotoluene, noto anche come TNT, la sostanza chimica più comune nelle mine.

Questi roditori hanno un olfatto molto sviluppato, superiore perfino a quello di alcuni cani. Riescono a captare anche minime tracce di sostanze volatili nel terreno. Se sentono odore di esplosivo, si fermano e grattano il punto con precisione. Ogni buon fiuto viene premiato con un click e uno snack, il che rende il mestiere più appetitoso di quanto sembri.

Mine e HeroRATs: una strana ma efficace alleanza

Dopo la teoria, i ratti passano alla pratica, con scenari che imitano campi minati reali. L’ultimo test è il più importante: devono individuare le mine senza alcun segnale visivo, sotto osservazione. Solo chi ottiene un punteggio impeccabile può diventare un vero HeroRAT operativo. Ronin, ad esempio, ha superato ogni prova con disinvoltura, diventando un punto di riferimento per i colleghi a quattro zampe.

Il servizio attivo dura dai quattro ai cinque anni, ma non si tratta di turni massacranti. Ogni ratto lavora per circa mezz’ora al giorno, poi è libero di dedicarsi a ciò che ama: mangiare, riposare o giocare. Nessuno di loro è mai rimasto ferito durante il lavoro, un risultato che neanche i migliori team umani possono vantare.

Vita e pensione degli eroi a quattro zampe

Una volta raggiunta l’età del ritiro, i ratti non vengono certo lasciati al loro destino. Apopo li accoglie in colonie dove ricevono lo stesso livello di cura dei giorni d’oro. La loro sicurezza è sempre stata una priorità, e questo approccio ha permesso alla maggior parte di loro di raggiungere l’età media di sei-otto anni senza incidenti.

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Il programma HeroRATs non si limita allo sminamento. I roditori vengono addestrati anche per identificare malattie come la tubercolosi o per supportare operazioni di salvataggio. In alcune missioni sono affiancati dai cani del progetto HeroDogs, che operano in zone troppo vegetate per i ratti. Una collaborazione pelosa ma ben collaudata. E così, mentre la tecnologia cerca soluzioni sempre più sofisticate, la risposta più semplice e affettuosa viene da un roditore con il fiuto giusto e un curriculum da Guinness.

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