Paracadutista perde l’iPhone da 4200 metri: lo trova perfettamente intatto
- Un ingegnere britannico ha perso il suo iPhone durante un lancio col paracadute da 4.200 metri
- Il telefono è caduto da una tasca aperta della sua tuta alare durante il salto
- È stato ritrovato intatto grazie alla funzione Trova il mio iPhone a circa 6,5 chilometri dal punto d’atterraggio
- Il dispositivo non ha riportato graffi e un tasto bloccato da anni ha ripreso a funzionare
- La vicenda ha aumentato la reputazione dell’iPhone in fatto di resistenza agli urti
La scena sembrava uscita da uno spot Apple girato in alta quota, ma era solo un salto con il paracadute sopra il Devon, nel Regno Unito. Protagonista un ingegnere di trentasette anni e il suo fedele iPhone 13 Pro Max, volato fuori dalla tasca della tuta alare poco dopo il decollo. La tasca era aperta, il volo era a 4.200 metri e il telefono ha preso la via più rapida per tornare a terra. Nessuno credeva che sarebbe sopravvissuto all’impatto. Nemmeno lui.
Invece, contro ogni previsione (e forse anche qualche legge della fisica), l’iPhone è stato ritrovato grazie all’app Trova il mio iPhone: era in una zona boscosa, a circa 6.500 metri dal punto d’atterraggio. L’ingegnere ha camminato una mezz’ora per raggiungerlo, pronto a raccogliere pezzi sparsi e pixel infranti. Ma l’iPhone era lì, apparentemente indisturbato. Senza un graffio. Funzionante. Addirittura migliorato.
iPhone e caduta libera: quando la tecnologia sfida le leggi della fisica
A detta del proprietario, il tasto laterale – inceppato da anni dopo un innocente incidente con una bibita – ha ripreso a funzionare come se nulla fosse. Forse il telefono aveva solo bisogno di un tuffo da 4.200 metri per rimettersi in sesto. Magari è la nuova modalità di ripristino forzato, direttamente approvata dalla gravità.
E non è nemmeno un caso isolato. Sono già circolate storie di iPhone superstiti a lunghi soggiorni marini o a mesi in fondo ai fiumi. Insomma, c’è chi paga un’assicurazione contro i danni e chi lancia il telefono nel vuoto e poi lo ritrova operativo come nuovo. Con un minimo di fortuna e un’app ben configurata, anche le leggi del marketing sembrano cedere.
Apple, marketing involontario a costo zero
Questa disavventura ha generato una pubblicità gratuita notevole per Apple, che non ha dovuto muovere un dito per raccontare la resistenza del suo dispositivo di punta. I social si sono scatenati e gli utenti hanno ripreso a vantarsi della leggendaria solidità degli iPhone, come se fossero costruiti con i materiali della tuta di Iron Man.
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E mentre i tecnici si interrogano sulla qualità dei materiali, gli utenti iniziano a domandarsi se una caduta libera sia meglio di un aggiornamento software per risolvere certi malfunzionamenti. Del resto, i 1.289 euro (prezzo medio del modello) sembrano decisamente più giustificati se l’acquisto include anche una resistenza da stuntman. Morale della favola? Se avete intenzione di saltare da un aereo, meglio chiudere bene le tasche. Ma se proprio dimenticate di farlo, potrebbe capitarvi il colpo di fortuna di ritrovare il vostro smartphone non solo illeso, ma addirittura ringiovanito. Non è scienza, è Apple. O forse solo una gran botta di fortuna ingegnerizzata alla perfezione.

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- https://www.odditycentral.com/news/skydiver-drops-iphone-from-14000-feet-finds-it-perfectly-intact.html
- https://www.mirror.co.uk/news/uk-news/i-skydive-14000ft-forgot-one-35175492
- https://uk.news.yahoo.com/skydivers-phone-survives-14-000ft-134120064.html