Scoperto il vino liquido più antico al mondo: ha 2000 anni

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Scoperto il vino liquido più antico al mondo: ha 2000 anni

| 24/06/2025
Fonte: Facebook

Rinvenuto il vino liquido più antico al mondo in una tomba romana

  • Durante la ristrutturazione della propria casa, una famiglia spagnola si è imbattuta in una scoperta a dir poco straordinaria
  • Sotto alla loro abitazione, è stata rinvenuta una tomba romana
  • All’interno di una delle urne cinerarie, si trovava un’ampolla di vetro perfettamente conservata
  • Il contenitore custodiva il vino liquido più antico al mondo
  • Ecco come si è conservato per oltre 2.000 anni

 

Immaginate di star ristrutturando la vostra casa e di trovare, sotto ai pavimenti, una tomba romana completamente intatta. No, non si tratta di un film, ma di una storia realmente accaduta. Protagonista di questa incredibile vicenda è stata una famiglia di Carmona, nel sud della Spagna. Se pensate che la situazione sia già sbalorditiva di per sé, sappiate che non è tutto.

All’interno della tomba, infatti, sono state rinvenute sei urne cinerarie. In una di esse, in particolare, gli archeologi hanno trovato dei resti ossei cremati, un anello d’oro e un contenitore in vetro ancora sigillato. Cosa era custodito al suo interno? Un liquido rossastro che, a seguito delle analisi di laboratorio, si è rivelato essere nientepopodimeno che del vino risalente a 2.000 anni fa, perfettamente conservato.

Il vino è rimasto intatto per oltre 2.000 anni: la scienza svela il motivo

Vi state chiedendo come sia possibile che il vino si sia conservato tanto a lungo? Il chimico organico José Rafael Ruiz Arrebola, dell’Università di Córdoba e responsabile delle analisi, ha spiegato che è stato tutto merito del sepolcro scavato nella roccia. Agendo come una camera stagna naturale, infatti, ha evitato fenomeni come evaporazione e contaminazione microbiologica.

Gli scienziati sono persino riusciti a scoprire il proprietario del vino in questione. L’ampolla di vetro in cui era contenuto, infatti, si trovava nell’urna destinata a un uomo chiamato Senicio, il cui nome era inciso sul contenitore. Non ci sono dubbi: si trattava di un personaggio appartenente alle classi sociali più prestigiose. Nell’antica Roma, infatti, includere il vino nelle sepolture era un privilegio riservato a pochi e costituiva un’offerta simbolica per accompagnare il defunto nel suo viaggio verso l’aldilà.

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Grazie alle sue remotissime origini, questa bevanda ha conquistato il titolo di vino liquido più antico mai esaminato al mondo, scalzando la celebre bottiglia di Spira, datata al IV secolo d.C., che finora deteneva il primato.

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