Le aringhe comunicano tramite i loro peti

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Le aringhe comunicano tramite i loro peti

| 31/07/2025
Fonte: Pexels

Quella volta che i peti delle aringhe hanno rischiato di causare una crisi internazionale

  • Per comunicare tra loro, le aringhe espellono bolle d’aria dal proprio deretano
  • Il rumore dei loro peti si rivela particolarmente utile per coordinarsi all’interno dei banchi in casi di visibilità ridotta
  • Fino a trenta anni fa, però, i biologi non erano a conoscenza del loro peculiare sistema di comunicazione
  • Nel 1994, le flatulenze delle aringhe del Mar Baltico furono intercettate dai sottomarini svdesi e interpretate come emissioni di mezzi di spionaggio russi
  • Fortunatamente, una ricerca scientifica riuscì a svelare l’esilarante equivoco, scongiurando una crisi internazionale

 

Da tempo la discografia per l’infanzia si interroga su quale sia il verso del coccodrillo. Quando si parla di emissioni sonore, però, un posto di rilievo spetterebbe anche alle aringhe. La ragione? Presto detta: il loro peculiare verso è tale e quale a un peto. Scientificamente, questi equivocabili suoni sono noti come Fast Repetitive Ticks e vengono riprodotti da questi graziosi animaletti rilasciando bolle d’aria dall’ano.

Gli scienziati Håkan Westerberg e Magnus Wahlberg hanno studiato caratteristiche e funzioni di tali emissioni, mettendo in luce che esse aiutano gli animali a coordinarsi all’interno dei banchi, soprattuto durante le ore notturne, quando la visibilità è ridotta. In pochissimi sanno, però, che le apparentemente innocue flatulenze delle aringhe hanno scatenato un pericoloso incidente diplomatico tra la Svezia e la Russia nel teso clima post-Guerra Fredda: ecco cosa è successo.

Una scoperta che è valsa il premio igNobel

Nel 1994, nel corso di un’operazione di sorveglianza nel Mar Baltico, i sottomarini svedesi avvertirono dei suoni anomali, attribuendone la causa a un’operazioe di spionaggio russo. Il governo svedese, allarmato, istituì immediatamente una commissione per indagare sul fenomeno. Proprio in questa occasione, però, gli scienziati scoprirono che il rumore sospetto non era prodotto da mezzi militari russi, ma dai peti delle aringhe.

La situazione, fortunatamente,si rivelò essere un esilarante malinteso senza sfociare in una crisi internazionale. Non solo: lo studio dei peculiari versi delle aringhe, a cui nel 2004 i ricercatori hanno dedicato un ulteriore approfondimento, è valso al team di scienziati la vittoria del premio igNobel per la biologia.

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Questo riconoscimento satirico, che esalta la stranezza e l’anticonvenzionalità nella ricerca scientifica, viene assegnato annualmente a ricerche che, pur essendo insolite e apparentemente assurde, stimolano la riflessione e risultano preziose sia per gli addetti ai lavori che per il pubblico generalista.

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