Anche i papà sentono i bambini piangere (ma sono le mamme che si alzano sempre)

Commenti Memorabili CM

Anche i papà sentono i bambini piangere (ma sono le mamme che si alzano sempre)

| 12/09/2025
Fonte: Pexels

I papà sentono i bimbi piangere, ma fanno finta di niente

  • Uno studio danese dimostra che padri e madri sentono il pianto dei bambini allo stesso modo
  • Le differenze uditive tra uomini e donne sono minime, soprattutto con suoni forti
  • Nonostante questo le madri si alzano di notte tre volte più spesso dei padri
  • I motivi sociali e non biologici
  • Servirebbe una maggiore parità anche in questo ambito

 

Quante volte abbiamo sentito dire che le mamme hanno un radar incorporato capace di intercettare anche il più timido vagito? Secondo una ricerca condotta dall’Aarhus University in Danimarca, questa idea è più un’invenzione sociale che un dono della natura. In realtà, sia uomini che donne hanno una capacità uditiva molto simile, e sì, anche i papà sentono perfettamente il pianto dei bambini. Solo che, nella maggior parte dei casi, continuano beatamente a dormire.

Gli studiosi hanno analizzato la reattività al suono in due contesti: da una parte adulti senza figli, dall’altra neogenitori impegnati a registrare le proprie notti insonni. Il risultato? Le differenze biologiche sono minime, mentre quelle pratiche sono enormi. Le madri si alzano tre volte più spesso dei padri, non perché abbiano un super-udito, ma perché così vuole la tradizione.

Pianto dei neonati: ci sono differenze tra uomini e donne?

Il primo esperimento, condotto su oltre cento adulti senza figli, ha mostrato che le donne hanno solo una leggera tendenza in più a percepire suoni molto deboli. Parliamo di un 14% di probabilità in più: numeri che non giustificano il monopolio notturno delle madri. Quando il volume si alza, non ci sono differenze significative tra uomini e donne.

Il secondo studio, invece, ha coinvolto più di cento neogenitori. Qui i ricercatori hanno osservato che le madri finiscono quasi sempre per essere le prime ad alzarsi. Non per una questione biologica, ma per dinamiche sociali: chi prende il congedo di maternità acquisisce più esperienza con il neonato, chi allatta ha un motivo pratico per intervenire e, di conseguenza, i padri restano più facilmente a dormire.

Il mito delle mamme sempre vigili

Christine Parsons, autrice principale dello studio, ha sottolineato che gli uomini non dormono beatamente mentre i neonati piangono, ma reagiscono con tempi e modalità variabili. In altre parole, non è scritto nel DNA che le madri debbano essere le uniche guardiane del sonno familiare. La realtà è che la società ha costruito un copione preciso, in cui il ruolo della mamma è alzarsi, mentre quello del papà è… fare finta di non sentire.

Leggi anche: Avere genitori spiritosi aiuta i bambini a crescere meglio

La disparità emerge soprattutto quando si analizzano i dati: le madri si svegliano tre volte più spesso, nonostante la sensibilità uditiva non giustifichi un divario così netto. A incidere sono quindi fattori culturali, aspettative sociali e scelte politiche legate ai congedi parentali. Insomma, il famoso “orecchio materno” sembra più un mito tramandato che una realtà biologica. Le mamme si svegliano perché così si è sempre fatto, i papà dormono perché la società lo permette. Forse è ora di cambiare copione: se entrambi sentono il pianto del bambino, perché non alzarsi a turno? In fondo, la vera uguaglianza parte anche da un semplice risveglio notturno.

logo-img
La redazione di commentimemorabili.it si impegna contro la divulgazione di fake news. La veridicità delle informazioni riportate su commentimemorabili.it viene preventivamente verificata tramite la consultazione di altre fonti.
Questo articolo è stato verificato con:
Chiedi la correzione di questo articoloValuta il titolo di questa notizia
Copyright © 2018 - Commenti Memorabili srl
P. IVA 11414940012

digitrend developed by Digitrend