Il più grande scacchista di sempre batte anche ChatGPT a scacchi: l’AI non salva nemmeno un pedone

Commenti Memorabili CM

Il più grande scacchista di sempre batte anche ChatGPT a scacchi: l’AI non salva nemmeno un pedone

| 18/09/2025
Fonte: Wikipedia

Quando Magnus Carlsen, il miglior scacchista vivente, incontra l’intelligenza artificiale

  • Magnus Carlsen ha sfidato ChatGPT in una partita di scacchi online
  • Il campione ha vinto in 53 mosse
  • Non ha perso alcun pezzo
  • ChatGPT invece è rimasto senza pedoni e senza possibilità di difesa
  • Carlsen ha commentato con ironia il match sui social

 

Che Magnus Carlsen fosse il re degli scacchi era noto, ma nessuno immaginava che avrebbe messo in difficoltà anche un’intelligenza artificiale come ChatGPT. Il norvegese ha affrontato l’AI in una partita online e l’ha chiusa in appena 53 mosse, senza concedere nemmeno un pedone. Una vittoria netta, che ha lasciato l’avversario virtuale senza alcuna possibilità di replica.

La partita è stata resa pubblica dallo stesso Carlsen, che ha condiviso il risultato sui social con un commento ironico: “A volte mi annoio mentre viaggio”. Una frase che ha reso ancora più evidente la facilità con cui il campione ha condotto l’incontro, trasformando quello che poteva sembrare uno scontro epocale in un passatempo da aeroporto.

L’analisi di ChatGPT del match contro Magnus Carlsen

Al termine della sfida, l’intelligenza artificiale ha dimostrato fair play. Ha riconosciuto la superiorità del campione, definendo la partita “metodica, pulita e incisiva”. Un modo elegante per ammettere che l’esperimento non è andato come sperato. Carlsen, dal canto suo, ha sottolineato che l’apertura di ChatGPT non era affatto male, ma che col passare delle mosse la strategia si è dissolta.

Non contento, il norvegese ha chiesto all’AI un’analisi del suo gioco. La risposta non è mancata: ChatGPT si è lanciato in una disamina tecnica lodando la visione tattica, la pazienza e l’efficacia del finale. In un momento che rasenta la comicità involontaria, l’AI ha persino stimato un livello di gioco attorno ai 2000 punti Elo, dimenticando che Carlsen è stabilmente sopra i 2800 e considerato uno dei più forti della storia.

ChatGPT e i limiti dell’intelligenza artificiale

Il match ha riacceso il dibattito sul ruolo dell’intelligenza artificiale negli scacchi. Per quanto ChatGPT possa generare testi, spiegazioni e persino analisi tattiche, il calcolo profondo tipico del gioco rimane un campo dominato dagli algoritmi specifici e, soprattutto, dall’intuizione umana. In questo caso, la creatività e la precisione di Carlsen hanno messo in luce i limiti di un modello che non è progettato per eccellere sulla scacchiera.

Il contrasto tra la perfezione attesa dall’AI e la concretezza del talento umano ha reso la partita un piccolo evento mediatico. Molti osservatori hanno commentato che l’esperimento dimostra come l’intelligenza artificiale, pur essendo avanzata, non sostituisce ancora il genio di un grande maestro quando si tratta di strategia pura.

Dopo la vittoria, la sconfitta

Nemmeno Carlsen, però, è invincibile. Pochi giorni dopo la brillante vittoria su ChatGPT, il norvegese si è trovato faccia a faccia con il giovane talento indiano Rameshbabu Praggnanandhaa durante il Freestyle Chess Grand Slam Tour di Las Vegas. Questa volta, il campione non è riuscito a imporsi e la sconfitta è diventata virale, complici le immagini della sua reazione.

La sequenza dimostra come negli scacchi, anche per un fenomeno come Carlsen, l’imprevedibilità rimanga una costante. Una giornata sei il dominatore assoluto dell’intelligenza artificiale, quella dopo sei costretto ad ammettere la bravura di un prodigio di appena vent’anni.

Leggi anche: Com’è finita la partita del più grande scacchista vivente contro tutto il mondo?

Un re umano tra macchine e talenti

Il bilancio resta comunque a favore del campione norvegese, che continua a mostrare al mondo il perché del suo primato. Da una parte si misura con i limiti dell’intelligenza artificiale, dall’altra affronta la nuova generazione di talenti che cercano di spodestarlo. La partita contro ChatGPT resterà come un curioso capitolo nella sua carriera, un esperimento che unisce sport, tecnologia e ironia. In fondo, il messaggio è chiaro: le macchine possono analizzare, calcolare e persino commentare con eleganza, ma quando il gioco diventa davvero serio, il re resta umano.

logo-img
La redazione di commentimemorabili.it si impegna contro la divulgazione di fake news. La veridicità delle informazioni riportate su commentimemorabili.it viene preventivamente verificata tramite la consultazione di altre fonti.
Questo articolo è stato verificato con:
Chiedi la correzione di questo articoloValuta il titolo di questa notizia
Copyright © 2018 - Commenti Memorabili srl
P. IVA 11414940012

digitrend developed by Digitrend