Scoperta una “super-Terra” a 35 anni luce: la vicina che ci guarda dall’universo

Commenti Memorabili CM

Scoperta una “super-Terra” a 35 anni luce: la vicina che ci guarda dall’universo

| 30/09/2025
Fonte: Pexels

L98-59 f, la super-Terra che riceve energia come la nostra Terra

  • Gli astronomi hanno scoperto L98-59 f, un pianeta roccioso classificato come “super-Terra”, situato a 35 anni luce dalla Terra
  • Il pianeta orbita attorno a una nana rossa, L 98-59, e si trova nella zona abitabile dove l’acqua potrebbe esistere liquida
  • L98-59 f riceve energia simile a quella che il Sole dà alla Terra, rendendolo un candidato interessante per la ricerca di vita
  • La sua presenza è stata confermata tramite il metodo delle velocità radiali, rilevando sottili variazioni nel movimento della stella
  • Il sistema ospita altri quattro pianeti, alcuni con attività vulcanica e uno potenzialmente acquatico, tutti sotto osservazione per future analisi

 

A 35 anni luce dalla Terra, il telescopio spaziale TESS della NASA ha individuato un pianeta che sembra uscito da un romanzo di fantascienza: L98-59 f. Si tratta di una “super-Terra”, un pianeta roccioso più grande della Terra ma lontano dai giganti gassosi tipo Giove. Il fatto che si trovi nella zona abitabile della sua stella, una nana rossa chiamata L 98-59, lo rende automaticamente interessante per chi si chiede se siamo davvero soli nell’universo. In questa regione, le temperature potrebbero permettere all’acqua di esistere in forma liquida, un requisito fondamentale per la vita come la conosciamo.

Il metodo con cui è stato scoperto non è quello più appariscente: L98-59 f non transita davanti alla sua stella, quindi non possiamo vederlo passare come nei film di astronomia. La conferma è arrivata dalle lievi variazioni nel movimento della stella stessa, tramite le cosiddette velocità radiali. Questo tipo di rilevamento è perfetto per svelare pianeti “nascosti” che altrimenti resterebbero invisibili.

Caratteristiche e potenziale abitabilità della super-Terra L98-59 f

Oltre alla posizione nella zona abitabile, L98-59 f riceve dall’astro centrale una quantità di energia simile a quella che la Terra riceve dal Sole. Non male come coincidenza cosmica, considerando che la nostra ricerca di pianeti abitabili è sempre alla ricerca di condizioni simili a quelle terrestri. Il pianeta è roccioso e più massiccio della Terra, classificandosi quindi come “super-Terra”, il che significa che potrebbe avere una superficie solida e, chissà, montagne, pianure e forse oceani.

Il sistema di L 98-59 ospita altri quattro pianeti. Alcuni sono caratterizzati da intensa attività vulcanica, mentre uno potrebbe essere un mondo acquatico, un dettaglio che rende l’intero sistema un laboratorio naturale ideale per studiare la diversità planetaria. La scoperta ha subito acceso l’interesse degli astronomi, desiderosi di esaminare più a fondo l’atmosfera dei pianeti usando strumenti avanzati come il telescopio spaziale James Webb. L’obiettivo? Cercare tracce chimiche che possano suggerire la presenza di forme di vita, anche molto semplici.

Perché L98-59 f ci incuriosisce

Se ci pensiamo, la cosa affascinante di L98-59 f è che, pur essendo lontanissima, riceve energia dalla sua stella in modo paragonabile a quanto succede sulla Terra. Questo rende più plausibile ipotizzare condizioni simili a quelle terrestri, anche se il pianeta è più grande e probabilmente con una gravità differente. Gli scienziati lo considerano un candidato ideale per future osservazioni e missioni di esplorazione dello spazio profondo, anche se per ora possiamo solo guardarlo attraverso i telescopi e fare congetture.

Il metodo delle velocità radiali ha dimostrato ancora una volta la sua efficacia nel rivelare pianeti invisibili. Questo approccio consente di scoprire mondi che non transitano davanti alla stella, espandendo enormemente la nostra mappa dell’universo vicino. L98-59 f non è solo un pianeta in più da catalogare: rappresenta un’opportunità unica per studiare condizioni planetarie simili a quelle terrestri e, perché no, alimentare la nostra immaginazione su possibili forme di vita extraterrestre.

Implicazioni future e osservazioni

Il passo successivo sarà analizzare con precisione l’atmosfera di L98-59 f e degli altri pianeti del sistema. Il James Webb Space Telescope è pronto a questo compito, grazie alla sua capacità di rilevare segnali chimici che potrebbero indicare biosignature. Se le ipotesi venissero confermate, potremmo trovarci di fronte a uno dei sistemi più promettenti per la ricerca di vita extraterrestre a una distanza relativamente contenuta.

Leggi anche: Perché il nostro pianeta si chiama Terra?

L98-59 f ci ricorda che anche a pochi decenni luce da noi esistono mondi che meritano attenzione. Non sappiamo ancora se siano abitabili o ospitino forme di vita, ma l’idea di avere una vicina cosmica con caratteristiche simili alla Terra è di per sé affascinante. Gli studi futuri potrebbero trasformare questa super-Terra da curiosità astronomica a vero e proprio bersaglio per esplorazioni scientifiche avanzate.

logo-img
La redazione di commentimemorabili.it si impegna contro la divulgazione di fake news. La veridicità delle informazioni riportate su commentimemorabili.it viene preventivamente verificata tramite la consultazione di altre fonti.
Questo articolo è stato verificato con:
Chiedi la correzione di questo articoloValuta il titolo di questa notizia
Copyright © 2018 - Commenti Memorabili srl
P. IVA 11414940012

digitrend developed by Digitrend