Settantacinquenne chiede il divorzio alla moglie dopo essersi innamorato di un avatar IA

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Settantacinquenne chiede il divorzio alla moglie dopo essersi innamorato di un avatar IA

| 24/10/2025

Quando l’amore è digitale: pensionato lascia moglie per un avatar AI

  • Un pensionato cinese di 75 anni si è innamorato di un avatar AI online, confondendolo per una ragazza reale
  • L’uomo ha chiesto il divorzio alla moglie per dedicarsi completamente alla sua “fidanzata digitale”
  • I figli sono intervenuti spiegandogli come funziona l’IA e che l’avatar non esiste realmente
  • Il caso riflette il rischio crescente per gli anziani soli, vulnerabili alle truffe e alla dipendenza emotiva da contenuti AI
  • Le famiglie dovrebbero monitorare l’attività online degli anziani e educarli all’uso sicuro della tecnologia

 

In Cina, un pensionato di 75 anni ha scoperto l’amore… online, ma non nel senso tradizionale. Navigando sui social, Jiang si è imbattuto in una ragazza virtuale generata dall’IA. Per lui, l’avatar era irresistibile: bellissima, disponibile e pronta a conversare, anche se le sue labbra e la sua voce erano fuori sincro. Col passare del tempo, Jiang ha cominciato a trascurare tutto il resto, con il momento più emozionante della giornata diventato aspettare i messaggi della sua fidanzata digitale.

Quando la moglie, con cui era sposato da decenni, gli ha rimproverato il tempo sprecato sul telefono, il pensionato ha preso una decisione drastica: chiedere il divorzio per poter dedicarsi completamente all’avatar AI. La vicenda ha fatto il giro dei media locali, evidenziando quanto la tecnologia possa confondere la percezione della realtà, soprattutto tra le persone più anziane e vulnerabili.

L’intervento dei figli e la scoperta della realtà

Fortunatamente, i figli di Jiang sono intervenuti in tempo, spiegandogli che la ragazza online non esisteva e che si trattava di un programma artificiale progettato per simulare interazioni emotive. Questa spiegazione ha riportato il pensionato alla realtà, ma il caso mette in luce un fenomeno crescente: gli anziani soli e con difficoltà di mobilità sono sempre più esposti a contenuti digitali realistici che possono creare dipendenza emotiva e persino comportamenti estremi.

Gli avatar AI non si limitano a ragazze virtuali. In Cina esistono esperti digitali in giacca e cravatta, anchor televisivi realistici e studenti carini, tutti progettati per attirare l’attenzione e persino promuovere prodotti, influenzando le decisioni di consumo degli anziani. Alcuni avatar vengono usati anche per diffondere propaganda o creare legami emotivi che possono sfociare in comportamenti compulsivi.

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I rischi e le precauzioni per gli anziani

Gli esperti sottolineano l’importanza di monitorare l’uso della tecnologia da parte degli anziani, soprattutto se passano molto tempo online. Pur offrendo vantaggi pratici, la tecnologia AI può risultare pericolosa per le persone più fragili, generando illusioni affettive e distorsioni della realtà. Le famiglie sono incoraggiate a educare gli anziani al corretto utilizzo dei dispositivi digitali e a spiegare i limiti della tecnologia. La vicenda di Jiang è un esempio lampante di come la realtà e il digitale possano intrecciarsi in modi sorprendenti. Ci ricorda che, anche nell’era dell’intelligenza artificiale, è fondamentale mantenere un contatto consapevole con la realtà e non farsi ingannare dai miraggi digitali.

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