Finisce al pronto soccorso dopo aver fatto scoppiare un brufolo

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Finisce al pronto soccorso dopo aver fatto scoppiare un brufolo

| 29/10/2025
Fonte: Pexels

Quando schiacciare un brufolo può mandarti al pronto soccorso

  • Una donna è finita in ospedale dopo aver schiacciato un brufolo vicino al naso
  • L’infezione si è diffusa rapidamente causando gonfiore e paralisi facciale temporanea
  • L’area tra naso e bocca è chiamata “Triangolo della morte” per i rischi collegati
  • I medici spiegano che i batteri possono raggiungere il cervello senza filtri di sicurezza
  • Gli esperti raccomandano prudenza e igiene se si interviene su brufoli in quella zona

 

Schiacciare un brufolo sembra un gesto innocuo, quasi liberatorio. Ma per una giovane madre americana, Lish Marie, è diventato un viaggio diretto al pronto soccorso. Tutto è cominciato con un piccolo punto rosso sotto il naso. Nel tentativo di eliminarlo con le unghie, ha scatenato una reazione a catena di gonfiore, dolore e paralisi facciale temporanea.

Nel giro di poche ore, metà del suo viso si era gonfiata al punto che il sorriso era diventato storto. Dopo quattro ore di peggioramento, Lish ha deciso di recarsi in ospedale, dove i medici l’hanno trattata con antibiotici e steroidi per bloccare l’infezione, probabilmente entrata nel sangue attraverso la ferita.

Il pericolo del “Triangolo della morte”

I dermatologi hanno subito riconosciuto la posizione incriminata: la zona compresa tra la radice del naso e gli angoli della bocca, conosciuta come Triangolo della morte. Il nome non è un’esagerazione da social, ma una definizione anatomica reale. In quest’area, infatti, le vene non hanno valvole che impediscono al sangue di scorrere all’indietro, creando una potenziale autostrada per i batteri diretti al cervello.

Come spiegato dal dermatologo Dr. Vishakha Dhorde, se i batteri di un’infezione cutanea entrano in queste vene, possono raggiungere i seni cavernosi del cranio e causare condizioni gravi come la trombosi del seno cavernoso, con rischi di perdita della vista, ictus, paralisi o addirittura morte.

Altri casi e testimonianze virali

Dopo che il caso di Lish Marie è diventato virale su TikTok, altri utenti hanno raccontato esperienze simili. Una donna ha riferito di aver sviluppato una infezione da stafilococco “peggiore del parto”, lasciandole una cicatrice permanente. Un’altra madre ha raccontato che la figlia ha dovuto subire un intervento chirurgico al viso dopo che un brufolo infetto si è esteso ai tessuti profondi.

Il New York Post ha raccolto numerosi casi simili, segnalando come i rischi siano rari ma reali. Nella maggior parte dei casi, il problema nasce dall’uso delle unghie non igienizzate, che introducono batteri nei pori o nelle microlesioni della pelle.

Quando il corpo reagisce (e la scienza interviene)

La buona notizia è che Lish si è ripresa completamente in tre giorni, anche se ha passato 24 ore con un sorriso “a metà”. I medici le hanno confermato che il trattamento tempestivo ha impedito complicazioni più serie. In altre parole, la differenza tra un fastidio e una tragedia è stata questione di ore.

Gli esperti spiegano che batteri come Staphylococcus e Streptococcus sono i principali colpevoli di questo tipo di infezioni, difficili da combattere una volta entrati nel flusso sanguigno. Inoltre, la pressione esercitata per schiacciare un brufolo può peggiorare l’infiammazione, spingendo i batteri verso zone sensibili vicine agli occhi e al cervello.

La lezione: meglio un brufoletto che un ricovero

I dermatologi non vietano in assoluto di toccare i brufoli, ma invitano a farlo con cautela. Se proprio non si riesce a resistere alla tentazione, bisogna lavare bene le mani e il viso, usare strumenti disinfettati e non premere troppo. Meglio ancora, affidarsi a un professionista.

Leggi anche: Qual è il modo migliore di schiacciare un brufolo?

Il Triangolo della morte non è una leggenda metropolitana, ma un promemoria medico: a volte, la vanità o l’impazienza possono costare caro. Lish Marie, oggi tornata in forma, ha chiuso la sua storia con un consiglio semplice ma efficace: “Meglio un brufolo sul viso che un letto d’ospedale.” E, per una volta, non si può che darle ragione.

@lishmarie1♬ Prokofiev: Romeo and Juliet, Op. 64, Act I: No. 13, Dance of the Knights – Mariinsky Orchestra & Valery Gergiev

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