Mucche a strisce: il trucco “zebrato” che fa vincere un premio Ig Nobel ai ricercatori giapponesi

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Mucche a strisce: il trucco “zebrato” che fa vincere un premio Ig Nobel ai ricercatori giapponesi

| 22/11/2025
Fonte: Pexels

Un esperimento singolare dimostra che dipingere le mucche come zebre può proteggerle dalle fastidiose mosche pungenti

  • Un team giapponese ha vinto l’Ig Nobel per aver dipinto mucche con strisce bianche tipo zebra
  • L’esperimento ha mostrato che le mosche pungenti si riducono fino al 50% sugli animali “a righe”
  • Le mosche stressano le mucche e riducono produzione di latte e crescita
  • Le strisce offrono un’alternativa ecologica agli insetticidi, che causano resistenze e contaminazioni
  • Il problema è che la vernice a base d’acqua si lava via: serve una soluzione più duratura

 

Può sembrare una battuta, ma non lo è: un gruppo di ricercatori giapponesi dell’Aichi Agricultural Research Center ha vinto l’Ig Nobel Prize per aver dimostrato che dipingere le mucche con strisce bianche tipo zebra può ridurre fino al 50% le punture delle mosche pungenti.
Il premio, che celebra le scoperte scientifiche “che prima fanno ridere e poi riflettere”, è finito così nelle mani di scienziati che hanno deciso di sfidare la moda bovina a colpi di pennello.

L’esperimento è semplice quanto ingegnoso: tre gruppi di mucche, uno al naturale, uno dipinto con strisce nere e uno con strisce bianche. Il risultato? Le mosche hanno mostrato una netta preferenza per gli animali senza righe, ignorando in gran parte le loro colleghe “zebrate”.

Meno mosche, meno stress e più latte (senza chimica)

Le mosche pungenti non sono solo fastidiose: causano stress, riducono l’appetito e abbassano la produzione di latte. Finora gli allevatori si erano affidati a insetticidi chimici, con tutti i problemi del caso — insetti resistenti, rischi di contaminazione e costi crescenti.
L’idea delle strisce bianche nasce quindi come alternativa sostenibile, economica e totalmente atossica. Un colpo di pennello che fa bene agli animali e all’ambiente.

Il principio si ispira a una ricerca internazionale condotta in Ungheria, Spagna, Svezia e Svizzera, che aveva osservato come le mosche preferissero i cavalli scuri a quelli chiari. Anche se il motivo resta misterioso, la correlazione è stata sufficiente per provare a replicarla su bovini.

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Il limite? La pioggia (e la moda passeggera)

C’è però un piccolo dettaglio: la vernice è a base d’acqua e scompare dopo poche settimane. Per trasformare davvero il gregge in una mandria di “bovini zebrati”, servirebbe un metodo più duraturo. Fino ad allora, la scena di una mucca a righe bianche che pascola serenamente resterà un’eccezione curiosa – e un promemoria ironico di quanto la scienza possa essere creativa anche davanti a un problema… da mosca.

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