Come funziona il bio-baiting, la nuova tendenza tossica
- Il bio-baiting è la tendenza tossica delle app di dating in cui si esagera nella descrizione del proprio profilo per sembrare più interessanti
- Gli utenti dichiarano passioni come trekking o cucina gourmet anche se nella realtà scaldano solo piatti pronti
- Uno studio di Wisp rivela che il 63% degli utenti si sente deluso dopo aver incontrato qualcuno diverso dalla sua bio
- Secondo Forbes, il 79% della Gen Z soffre di burnout da dating online e molti preferiscono tornare agli incontri reali
- Gli esperti consigliano di incontrarsi presto dal vivo per evitare di innamorarsi di un profilo che, in fondo, non esiste
Nel mondo delle dating app, l’ultima tendenza tossica ha un nome accattivante e un effetto devastante: si chiama bio-baiting. Tradotto, è l’arte di gonfiare il proprio profilo per sembrare più affascinanti, un po’ come mettere un filtro anche alle parole. Basta scrivere “amo cucinare” per sembrare uno chef stellato, anche se l’unico utensile usato è il microonde.
Il trucco è semplice: non si mente del tutto, si “arrotonda” la verità. Ma il risultato è sempre lo stesso – un appuntamento che finisce con un’amara sorpresa. Secondo uno studio di Wisp, il 63% degli utenti si sente deluso quando incontra dal vivo una persona che non corrisponde al suo profilo online. E non c’è da stupirsi: in rete, anche il più pigro può sembrare un amante dell’avventura.
Bio-baiting: tutti viaggiatori, lettori e sportivi… almeno online
Il bio-baiting è la versione 2.0 del “vendersi bene”: un curriculum sentimentale pieno di hobby mai praticati. All’improvviso, tutti adorano viaggiare, leggere saggi filosofici e fare trekking tra le Dolomiti. Peccato che molti non si siano mai allontanati dalla propria regione e l’ultimo libro letto risalga alle scuole superiori.
Un sondaggio di Forbes mostra come la Gen Z stia iniziando a stufarsi di tutta questa finzione. Il 79% degli intervistati ammette di essere in burnout da dating online: troppa fatica, troppe illusioni e poche connessioni autentiche. Così, si torna a sognare un incontro vero – magari tra gli scaffali del supermercato, senza bio da decifrare.
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Come evitare di cadere nella trappola digitale
Gli esperti suggeriscono di non idealizzare e di incontrarsi presto di persona: la realtà, si sa, è il miglior filtro. E per riconoscere un potenziale “bio-baiter”? Diffidate dai profili pieni di frasi generiche come “amo viaggiare” o “adoro la natura”: chi mente preferisce restare sul vago. Alla fine, la sincerità paga sempre. Anche se non si fa trekking, non si suona la chitarra e si odiano i brunch della domenica, è meglio dirlo subito: almeno si troverà qualcuno che, come noi, non ha paura di essere se stesso.

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- https://www.vice.com/en/article/bio-baiting-is-the-newest-dating-scam-ruining-peoples-love-lives/
- https://www.psychologytoday.com/us/blog/a-funny-bone-to-pick/202509/how-to-detect-bio-baiting-on-dating-profiles
- https://www.fanpage.it/stile-e-trend/moda/bio-baiting-mentire-sulle-dating-app-per-fare-colpo-e-improvvisamente-tutti-amano-viaggiare/
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