Sir Indiana Bones, il gatto custode del museo delle ossa che conquista i social

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Sir Indiana Bones, il gatto custode del museo delle ossa che conquista i social

| 02/12/2025
Fonte: Instagram

La storia del micio nero che ha trovato casa… tra scheletri e fossili

  • Sir Indiana Bones è un gatto nero adottato da un rifugio e oggi è la mascotte dell’Oklahoma Osteopathic Museum
  • I suoi adottanti raccontano che è stato lui a sceglierli, con atteggiamento deciso e affettuoso
  • Il suo nome è un gioco di parole perfetto per il suo ruolo di custode del “museo delle ossa”
  • Ha conquistato migliaia di fan online grazie ai social e a una foto diventata virale
  • La sua popolarità porta visitatori e fondi al museo, contribuendo anche alla sua cura e mantenimento

 

Se pensavate che per diventare una star servissero red carpet e paparazzi, preparatevi a ricredervi. A volte basta un museo delle ossa, un carattere deciso e… quattro zampe. Sir Indiana Bones, gatto nero dall’aria fiera, è diventato la mascotte ufficiale dell’Oklahoma Osteopathic Museum, dove regna tra scheletri e fossili come un vero custode.

Adottato da un rifugio, Indy – come lo chiamano affettuosamente i suoi umani – ha saputo scegliere la sua famiglia con astuzia felina. Al rifugio non ha perso tempo: si è strofinato tra le gambe dei visitatori, ha allontanato i concorrenti pelosi e si è arrampicato sulle ginocchia di Brenna Glover, la sua futura padrona. “È stato lui a sceglierci”, racconta lei, ancora divertita da quella prima impressione.

Un nome da esploratore e un museo da conquistare

Il nome, ovviamente, è tutto un programma: Sir Indiana Bones. Poteva esserci battesimo migliore per un gatto destinato a sorvegliare un museo pieno di ossa? Con passo elegante e atteggiamento da lord, Indy controlla le sale, accoglie i visitatori e supervisiona i reperti preistorici. Ormai è parte integrante del percorso museale: chi arriva all’Oklahoma Osteopathic Museum non chiede solo dei fossili, ma anche di lui.

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Tutto è iniziato con un semplice account Facebook e Instagram creato “solo per gioco”, come raccontano i suoi custodi. Ma una foto virale ha cambiato tutto: da allora, migliaia di fan da ogni parte del mondo seguono le sue avventure tra teschi e femori. Alcuni visitatori arrivano persino da altri stati solo per incontrarlo dal vivo, selfie obbligatorio incluso. La fama, però, non è solo vanità. I proventi derivati dalle donazioni e dal merchandising di Indy vengono usati per il suo mantenimento e per sostenere il museo. Così, il gatto abbandonato è diventato non solo una star del web, ma anche un piccolo benefattore con la coda. Un custode impeccabile e, a quanto pare, un eccellente addetto alle pubbliche relazioni.

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