Perché restiamo in relazioni tossiche (anche quando sappiamo che dovremmo andar via)

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Perché restiamo in relazioni tossiche (anche quando sappiamo che dovremmo andar via)

| 17/12/2025
Fonte: Pexels

La psicologia svela la trappola della mente e del cuore

  • La fallacia dei costi perduti ci spinge a restare in relazioni che non funzionano più perché abbiamo già investito tempo ed energie
  • La dipendenza emotiva rende difficile vivere senza il partner, creando attaccamento anche a relazioni dolorose
  • Studi internazionali mostrano che un attaccamento insicuro nell’infanzia aumenta la tendenza a restare in relazioni dannose
  • La difficoltà a gestire emozioni come tristezza, rabbia e paura rafforza la trappola psicologica che ci impedisce di lasciare
  • Imparare a regolare le emozioni e tollerare il dolore è fondamentale per uscire dal ciclo e lasciare con consapevolezza

 

Lasciare una relazione dolorosa sembra semplice, finché non ci troviamo intrappolati tra cuore e cervello. La psicologia ci spiega che non è pigrizia o cattiveria: spesso restiamo in coppie che ci fanno male per una combinazione di fallacia dei costi perduti e dipendenza emotiva. Abbiamo investito tempo, amore, energie e sacrifici, e l’idea di “buttare via tutto” fa più paura della possibilità di ricominciare.

La fallacia dei costi perduti funziona così: più investi in qualcosa, più il cervello ti convince che mollare sarebbe uno spreco. Anche se quella relazione non ti rende felice da anni, il pensiero di aver sprecato tutto ti inchioda al posto. “Non posso buttare via anni della mia vita” diventa il mantra silenzioso che giustifica ogni giorno di sofferenza.

Quando il cuore comanda la mente

Ma non finisce qui. La dipendenza emotiva aggiunge un ulteriore livello di difficoltà. Chi ha avuto un attaccamento insicuro da bambino, cioè esperienze di affetto limitato o rifiuto emotivo, tende da adulto a non saper stare senza l’altro. Il dolore della perdita e la paura di sentire emozioni spiacevoli diventano più difficili da gestire del dispiacere della relazione stessa. Restiamo così intrappolati in una zona di comfort dolorosa, dove il male del cuore sembra meno terribile della paura di ricominciare.

La combinazione perfetta per restare

Metti insieme fallacia dei costi perduti e dipendenza emotiva e ottieni la formula perfetta per non andarsene mai. La mente dice “Non posso sprecare tutto questo tempo”, mentre il cuore sibila “Non posso vivere senza di lui/lei”. Due voci diverse, stesso risultato: restiamo dove non dovremmo restare. È come affondare nelle sabbie mobili, convinti che continuando a muoversi riusciremo a salvarci.

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Gli esperti suggeriscono che la chiave non sia diventare più forti, ma imparare a regolare le emozioni. Accettare di stare male, dare un nome alla tristezza e riconoscere la paura sono passi fondamentali. Lasciare non è resa: è rispetto verso sé stessi. In fondo, restare a ogni costo spesso non è amore, ma paura travestita da fedeltà.

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