Perché lavarsi senza luce è la nuova routine serale che convince il cervello a spegnersi prima di te
- Il dark showering consiste nel fare la doccia al buio per favorire rilassamento e sonno
- Buio e acqua insieme stimolano la melatonina e riducono il cortisolo
- Secondo la professoressa Cristina Colombo, il buio è usato anche in ambito clinico per ridurre l’attivazione nei disturbi bipolari
- La doccia al buio andrebbe fatta 30-60 minuti prima di dormire, evitando schermi e luce blu
- Può aiutare anche chi ha fragilità stagionali legate ai cambi di luce, soprattutto in primavera e autunno
Fare la doccia con la luce accesa è una di quelle abitudini talmente automatiche che sembrano impossibili da mettere in discussione. Eppure, sui social è spuntata una tendenza che invita a fare l’esatto contrario: il dark showering. L’idea è semplice, quasi ovvia, ma in un mondo bombardato dalla luce blu sembra una rivelazione spirituale. Spegni tutto, resti al buio e lasci che il cervello interpreti l’oscurità per ciò che è: un invito a rallentare.
Secondo la professoressa Cristina Colombo, uno dei meccanismi chiave riguarda il nostro orologio biologico, che reagisce immediatamente alla riduzione di luce abbassando il cortisolo e stimolando la melatonina. Il risultato è una combinazione tra l’azione rilassante dell’acqua e il silenzioso messaggio del buio, che insieme creano un contesto ideale per diminuire la tensione accumulata.
Buio, acqua e cervello: una squadra insospettabile
La professoressa ricorda che in ambito clinico l’oscurità non è una novità: viene utilizzata anche nei disturbi bipolari per ridurre l’attivazione maniacale, permettendo talvolta di diminuire i sedativi. Nulla di mistico, quindi, solo una gestione intelligente degli stimoli luminosi. E fare la doccia senza accendere l’interruttore è un modo molto semplice per sperimentare gli effetti di questa strategia direttamente a casa, senza particolari competenze se non quella di sapere dove si trova il box doccia.
L’orario consigliato non è a ridosso del letto, ma circa mezz’ora o un’ora prima, così da dare al corpo il tempo di avviare la produzione di melatonina in modo naturale. E, dettaglio non trascurabile, bisognerebbe evitare schermi e dispositivi luminosi. La luce blu è uno di quei nemici che continuano a lavorare nell’ombra, disturbando il ritmo sonno-veglia molto più di quanto si creda.
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Quando il buio aiuta davvero
Il dark showering può essere utile anche a chi vive con una certa sensibilità ai cambi di stagione. Non si parla di depressione stagionale in senso stretto, poco diffusa in Italia, ma di quelle fragilità che possono emergere in primavera e autunno, periodi in cui il cambio di luce è più evidente. Esistono studi che mostrano un aumento delle ricerche online legate alla depressione proprio in questi mesi, segno di quanto la luce influenzi l’umore. Estendere i benefici del buio alla routine serale è semplice: abbassare le luci, ridurre i rumori e rinunciare alle attività troppo stimolanti. Piccoli gesti che parlano al nostro orologio biologico più di quanto faccia una notifica lampeggiante.

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- https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/10/28/il-buio-parla-al-cervello-ecco-cose-il-darkshowering-e-perche-dovreste-provare-a-fare-la-doccia-con-la-luce-spenta/8172249/
- https://www.fanpage.it/stile-e-trend/benessere/dark-showering-perche-fare-la-doccia-al-buio-libera-dallo-stress-e-fa-dormire-meglio/
- https://www.marieclaire.it/benessere/wellness-fitness/a66106428/come-prendere-sonno-velocemente-dark-showering/
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