Sunk Cost Fallacy: perché resti in una relazione anche quando il cuore dice basta

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Sunk Cost Fallacy: perché resti in una relazione anche quando il cuore dice basta

| 29/12/2025
Fonte: Pexels

Sunk Cost Fallacy nelle relazioni: quando il cervello preferisce il dolore alla libertà

  • La Sunk Cost Fallacy spinge a restare in relazioni insoddisfacenti per non “perdere” tempo ed energie già investite
  • Ogni sacrificio o momento condiviso diventa un motivo per non chiudere la storia
  • Il cervello reagisce al distacco come a un dolore fisico, amplificando il disagio emotivo
  • L’impegno percepito diventa un’ancora psicologica che lega al partner, anche quando la relazione è tossica
  • Diversa dalla dipendenza affettiva, in cui la difficoltà a lasciare nasce da insicurezza e paura dell’abbandono

 

Se vi siete mai chiesti perché continuate a restare in una storia che vi fa soffrire, la risposta è la Sunk Cost Fallacy. In pratica, il cervello umano odia sprecare tempo, energie e sentimenti già investiti. Così ogni sacrificio, litigio o momento felice passato insieme diventa un’ancora invisibile che ci tiene legati al partner, anche quando la quotidianità è diventata una fonte di stress o dolore. Il cervello attiva le stesse aree del dolore fisico quando percepisce una perdita emotiva, spiegando perché il distacco fa così male.

Gli studi di Johnson e Rusbult del 1989 dimostrano che più il legame è durato a lungo, più la mente cerca giustificazioni: “Ho investito troppo per lasciare” o “Dopo tutto quello che abbiamo costruito…”. Non si tratta di romanticherie, ma di una vera strategia psicologica per proteggersi dal rimpianto.

Sunk Cost Fallacy vs dipendenza affettiva

È importante distinguere la fallacia dei costi irrecuperabili dalla dipendenza affettiva. Nel primo caso, la persona è consapevole che la relazione non funziona ma resta per non “buttare via” ciò che ha dato. Nella dipendenza affettiva, invece, la difficoltà a lasciare nasce da insicurezza, bassa autostima e paura di affrontare la vita senza l’altro. Spesso i due fenomeni si intrecciano, rendendo il distacco ancora più complesso.

La chiave per liberarsi sta nello spostare il focus: smettere di guardare al passato e iniziare a concentrarsi sul futuro. Riconoscere che ciò che è stato non può essere recuperato aiuta a valutare le opportunità presenti e costruire relazioni più sane.

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Guardare avanti senza sensi di colpa

Il consiglio degli psicologi è semplice: valutare il legame non per il tempo speso, ma per il valore reale che porta alla propria vita oggi. Restare per senso di colpa o per paura di “perdere” investimenti passati è solo un modo elegante per prolungare la sofferenza. In altre parole, la libertà emotiva non è sprecare ciò che si è dato, ma investire ciò che resta in una vita che vale davvero la pena vivere. Riconoscere la Sunk Cost Fallacy è il primo passo per liberarsi dalle relazioni tossiche e imparare a lasciare andare senza sentirsi in colpa, trasformando il dolore passato in esperienza preziosa per il futuro.

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