Ascoltare spesso musica riduce di un terzo il rischio di demenza

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Ascoltare spesso musica riduce di un terzo il rischio di demenza

| 29/12/2025
Fonte: Pexels

Come una playlist quotidiana può tenere lontana la demenza

  • Ascoltare musica regolarmente riduce il rischio di demenza fino al 39% negli over 70
  • Suonare uno strumento abbassa il rischio di demenza del 35% e migliora memoria e funzioni cognitive
  • Combinare ascolto e pratica musicale riduce del 33% il rischio di demenza e del 22% il declino cognitivo
  • La musica stimola aree cerebrali legate a memoria, emozioni, attenzione e linguaggio, agendo come palestra mentale
  • Inserire la musica nella routine quotidiana è semplice, a costo zero e può contribuire a una prevenzione efficace

 

Se pensavate che ascoltare musica fosse solo un passatempo o un modo per ballare in cucina, preparatevi a rivedere tutto. Uno studio della Monash University su oltre 10.800 persone over 70 dimostra che ascoltare o suonare musica riduce significativamente il rischio di sviluppare demenza. Gli ascoltatori abituali vedono un calo del 39% del rischio, mentre chi suona uno strumento sperimenta un miglioramento simile, con benefici aggiuntivi su memoria e capacità cognitive.

La combinazione di ascolto e pratica musicale porta comunque vantaggi notevoli: il rischio di demenza cala del 33% e quello del declino cognitivo del 22%. Insomma, la musica non è solo divertimento: è un vero e proprio allenamento cerebrale, accessibile a tutti senza costi o attrezzature speciali.

La scienza dietro il ritmo

Il motivo per cui la musica funziona così bene non è magia. Suonare o ascoltare canzoni stimola aree del cervello legate alla memoria, alle emozioni, all’attenzione e al linguaggio. Già impiegata nella musicoterapia per pazienti con Alzheimer, la musica dimostra ora un potenziale preventivo: inserire melodie nella routine quotidiana contribuisce a mantenere attiva la mente e a ritardare il declino cognitivo.

Come spiega Joanne Ryan, autrice principale dello studio, lo stile di vita influisce sulla salute cerebrale tanto quanto l’età o la genetica. In altre parole, non possiamo controllare tutto, ma possiamo sempre decidere quale playlist ascoltare mentre facciamo la spesa o prepariamo il tè.

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Musica: la prevenzione più semplice di sempre

Il bello di questo “allenamento cerebrale” è che non richiede impegno extra: basta premere play. Jazz, pop, rock o classica, poco importa: qualsiasi genere va bene per stimolare il cervello e migliorare memoria e attenzione. Il consiglio degli esperti è semplice: regalatevi o regalate un po’ di musica ogni giorno. Il vostro cervello vi ringrazierà, e forse anche i vicini se terrete basso il volume. La prevenzione non è mai stata così piacevole.

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