Mangiare prima in inverno? Il tuo metabolismo vota decisamente sì
- Molti processi del nostro organismo seguono i ritmi circadiani, che in inverno vengono alterati dalla riduzione delle ore di luce
- Mangiare più tardi la sera può aumentare i picchi glicemici e ridurre la quantità di grassi bruciati rispetto a una cena consumata prima
- Diversi studi indicano che anticipare i pasti, soprattutto la cena, può migliorare sonno, metabolismo e controllo del peso
- Le giornate più corte spingono spesso a sgranocchiare fuori orario o a cenare tardi, influenzando negativamente sonno e umore
- Non esiste un orario perfetto per tutti: contano attività fisica, abitudini quotidiane e obiettivi personali
L’inverno ha un talento speciale: quello di spegnere il sole quando molti stanno ancora cercando di capire dove hanno messo le chiavi di casa. Le giornate si accorciano, la luce svanisce e, quasi per magia, ci ritroviamo a cenare più tardi senza capire bene perché. Eppure il nostro metabolismo, molto più puntuale di noi, si regola sulla luce naturale e tende a rallentare proprio quando fuori diventa buio. Insomma, mentre noi ci illudiamo di essere produttivi fino a tardi, il nostro corpo ha già messo il pigiama.
Gli studi sulla crononutrizione mostrano che il rapporto tra ciò che mangiamo e quando lo mangiamo è più stretto di quanto vorremmo ammettere. In un esperimento, persone che cenavano alle 22 hanno registrato picchi glicemici del 20% superiori e una riduzione del 10% nella capacità di bruciare grassi rispetto a chi aveva cenato alle 18, pur mangiando gli stessi piatti. Il corpo, evidentemente, preferisce il prime time.
Perché l’orario dei pasti conta più del previsto
Le analisi su più studi confermano la tendenza: finestre alimentari anticipate, pasti più ricchi nelle ore diurne e una riduzione delle calorie consumate la sera sembrano associate a migliori valori metabolici. Al contrario, cenare tardi – soprattutto vicino al momento in cui dovremmo dormire – rende più complicato mantenere un metabolismo efficiente.
Il problema è che l’inverno non aiuta. Meno luce significa meno serotonina, cali di umore e quella tentazione irresistibile di aprire il frigorifero quando non si dovrebbe. E se i ritmi circadiani si sballano, anche sonno e digestione fanno a gara a chi si ribella per primo.
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Cosa significa mangiare con intenzione
Nonostante tutto, non esiste un’ora perfetta valida per tutti. Chi si allena la sera avrà bisogno di un pasto più tardi per recuperare, mentre chi conduce una vita più sedentaria potrebbe beneficiare di una cena anticipata e leggera. L’importante è considerare obiettivi personali, attività giornaliera e orari abituali. Piccoli accorgimenti possono fare la differenza: cenare verso le 19, lasciare un paio d’ore di pausa prima del sonno, caricare un po’ di più colazione e pranzo quando il metabolismo è più attivo, mantenere una routine alimentare stabile e osservare come ci si sente cambiando gli orari per qualche giorno. In fondo, il segreto non è seguire regole rigide, ma adattare i pasti al proprio ritmo. Il corpo sa quello che fa: il problema, a volte, è che siamo noi quelli in ritardo.

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Questo articolo è stato verificato con:
- https://studyfinds.org/dinner-earlier-winter/
- https://theconversation.com/should-we-eat-dinner-earlier-in-winter-why-timing-might-matter-more-than-you-think-269559
- https://timesofindia.indiatimes.com/life-style/health-fitness/health-news/what-is-the-best-time-to-eat-dinner-in-winter-for-better-digestion-sleep-and-metabolism/articleshow/125462766.cms
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