Per stare bene non serve una maratona quotidiana, bastano 7.000 passi al giorno
- L’idea dei 10.000 passi nasce da una campagna pubblicitaria giapponese degli anni Sessanta
- Una meta-analisi mondiale mostra che 7.000 passi al giorno riducono mortalità e malattie
- Camminare abbassa il rischio di demenza, depressione, tumori e malattie cardiovascolari
- I benefici crescono fino a 7.000 passi, poi si stabilizzano con incrementi minimi
- Camminare è un’attività semplice, accessibile a tutti e migliora anche la salute mentale
Per anni ci hanno convinti che la soglia magica per stare bene fosse di 10.000 passi al giorno. In realtà, quella cifra non è mai stata frutto di uno studio medico, ma di un’astuta campagna pubblicitaria giapponese degli anni Sessanta. La novità è che la ricerca scientifica, questa volta seria, ha finalmente messo i puntini sulle “i”: non servono 10.000 passi, ne bastano 7.000 per ottenere gran parte dei benefici sulla salute.
Uno studio pubblicato su The Lancet Public Health, guidato dalla professoressa Melody Ding dell’Università di Sydney, ha analizzato 57 ricerche in tutto il mondo per capire qual è davvero il numero di passi ideale. Il verdetto è chiaro: superata la soglia dei 7.000, i vantaggi crescono poco, mentre sotto quella cifra si riducono sensibilmente le probabilità di vivere a lungo e in salute.
I benefici dei 7.000 passi al giorno
I dati sono difficili da ignorare. Camminare ogni giorno almeno 7.000 passi riduce del 47% il rischio di morte precoce e abbassa del 25% la probabilità di malattie cardiovascolari. Non solo: il rischio di demenza scende del 38%, quello di depressione del 22% e le probabilità di morire per cancro si riducono del 37%. In altre parole, non serve macinare chilometri come un atleta, basta un impegno costante e realistico.
Un altro aspetto interessante riguarda la semplicità del gesto. Non è necessario camminare a ritmo sostenuto: conta la quantità dei passi, non la velocità. Persino 4.000 passi al giorno, l’equivalente di una passeggiata di circa mezz’ora, riducono del 36% il rischio di morte rispetto a chi resta fermo sul divano. Insomma, il movimento è un investimento a rendimento sicuro, con la differenza che non costa nulla.
Meno passi, più realismo
Lo studio evidenzia che i benefici crescono velocemente fino a 7.000 passi, poi rallentano bruscamente. Passare da 2.000 a 7.000 fa una grande differenza, mentre da 7.000 a 10.000 l’aumento è minimo: solo l’1% in più di vantaggi. Tradotto, non serve collezionare giri infiniti attorno al tavolo di casa per arrivare a una cifra tonda.
Il professor Daniel Bailey dell’Università di Brunel a Londra sottolinea come il nuovo obiettivo sia molto più accessibile. Anche solo aggiungere 1.000 passi in più al giorno permette di iniziare a raccogliere benefici tangibili. Questo approccio realistico aiuta soprattutto chi ha una vita sedentaria o poco tempo a disposizione: basta poco per migliorare sensibilmente la salute.
Camminare come abitudine quotidiana
La forza di questa scoperta sta nella sua universalità. Giovani, adulti, anziani, sedentari o sportivi: tutti possono trarre vantaggio dal semplice gesto del camminare. Smartphone, smartwatch o pedometro non fanno differenza: l’importante è muoversi.
In più, camminare non porta solo benefici fisici, ma migliora anche il benessere mentale. Molti riportano una riduzione dello stress e un umore migliore. È un’occasione per prendersi del tempo, rallentare e dedicarsi a sé stessi. Non è un caso che persone che hanno vissuto eventi difficili, come un infarto, trovino nella passeggiata quotidiana una nuova forma di equilibrio.
Camminare per vivere meglio
Il messaggio dello studio è semplice: non serve puntare alla perfezione, serve costanza. Camminare almeno 7.000 passi al giorno è sufficiente per proteggere la salute, senza la pressione di raggiungere obiettivi irrealistici. Non si tratta di vivere più a lungo a tutti i costi, ma di vivere meglio, con più energia e benessere.
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Camminare è quindi una scelta di salute, un gesto che non richiede iscrizioni in palestra, abbonamenti o attrezzature particolari. Basta infilare un paio di scarpe comode e uscire. La scienza conferma: i passi che contano davvero non sono i 10.000, ma i 7.000, quelli che trasformano il movimento quotidiano in una medicina alla portata di tutti.

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- https://www.thelancet.com/journals/lanpub/article/PIIS2468-2667(25)00164-1/fulltext
- https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/40713949/