Alzare le tendine in aereo: un piccolo gesto per la sicurezza (anche se non fa vedere il panorama)

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Alzare le tendine in aereo: un piccolo gesto per la sicurezza (anche se non fa vedere il panorama)

| 14/06/2025
Fonte: Pexels

Sicurezza in volo: perché le tendine alzate sono importanti

  • Durante decollo e atterraggio è obbligatorio tenere le tendine dei finestrini alzate
  • Questo permette al personale di bordo di controllare eventuali problemi esterni
  • I passeggeri possono aiutare segnalando anomalie visibili
  • L’adattamento visivo alla luce riduce il rischio di disorientamento in emergenza
  • La misura è prevista dalle norme di sicurezza internazionali

 

Se pensavi che alzare le tendine del finestrino in aereo fosse solo un vezzo del personale di bordo, è arrivato il momento di rivedere le tue convinzioni. Quel gesto apparentemente banale, richiesto puntualmente prima del decollo e dell’atterraggio, è in realtà una delle tante piccole regole che rendono l’aviazione uno dei mezzi di trasporto più sicuri al mondo.

Non è una questione estetica né una trovata per farci ammirare le ali del velivolo. Le tendine alzate permettono al personale di cabina, e in alcuni casi anche ai passeggeri, di osservare l’esterno in modo chiaro. Questo può fare la differenza in caso di anomalie: incendi, fumo o detriti vicino al velivolo sono segnali da cogliere al volo — in tutti i sensi — e reagire prontamente.

Tendine alzate e visibilità esterna: un’alleata in più

In fase di emergenza, anche pochi secondi possono cambiare il corso degli eventi. Tenere liberi i finestrini consente ai soccorritori all’esterno di valutare meglio la situazione prima di intervenire. Allo stesso tempo, se un passeggero nota scintille o perdite da un’ala, può allertare l’equipaggio con rapidità.

Il finestrino, insomma, non è solo un mezzo per guardare le nuvole: è anche una finestra sul possibile pericolo. E nel dubbio, meglio avere quella vista libera. In questo modo, l’aereo non è solo controllato da radar e torri di controllo, ma anche da una rete di occhi vigili seduti accanto a un’uscita d’emergenza.

L’adattamento visivo: il trucco che salva

Oltre alla visibilità esterna, c’è un altro aspetto spesso sottovalutato: la luce. In caso di evacuazione improvvisa, i nostri occhi devono adattarsi alla luminosità dell’ambiente fuori dall’aereo, che potrebbe essere molto diversa da quella interna. Se le tendine sono chiuse, l’impatto visivo con l’esterno potrebbe disorientare anche il passeggero più zen.

Alzando le tendine, invece, il passaggio dalla cabina alla pista o al cielo buio diventa meno traumatico. Un dettaglio da manuale di sicurezza che ha un impatto reale sulla nostra prontezza nei momenti più critici del volo. Insomma, meno effetto “mole di Talpa”, più visione da pilota.

Una misura standard che (forse) salverà la giornata

Questa pratica non è una trovata improvvisata, ma fa parte delle normative di sicurezza codificate da autorità aeronautiche internazionali. Anche se nessuno spera mai di trovarsi in una situazione d’emergenza, è proprio grazie a regole come questa che i rischi vengono ridotti al minimo.

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Alzare le tendine non significa essere pessimisti, ma semplicemente prevenire il peggio. E se questo piccolo gesto contribuisce anche solo a rendere più efficace un’evacuazione, allora vale sicuramente qualche secondo del nostro tempo e una vista in più sulle nuvole.

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