Il nostro amico racconta che, dopo appena sei mesi di convivenza e solo quattro di conoscenza prima di andare a vivere insieme, si trova già a dover fare i conti con un grande senso di frustrazione. Ammette di essersi forse affrettato, ma ricorda anche che “al cuore non si comanda”. Il sentimento che prova per il compagno è reale, così come è reale la delusione nel constatare che l’amore, da solo, non basta a far funzionare una relazione.
Per Gabriele, la vita di coppia non può poggiare solo sull’affetto, ma necessita di impegno concreto e di una suddivisione equilibrata dei compiti. Racconta che fino a quel momento ha spesso lasciato correre, accettando di fare tutto per amore, ma ora sente che è arrivato il momento di fermarsi. Non vuole più assumere il ruolo di “schiavo” all’interno della relazione, né tollerare che tutto il carico gestionale ricada solo su di lui.




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