Dietro alle precedenti rotture, però, ha compreso esserci una costante: la madre. Una figura fondamentale nella sua vita, con cui ha avuto fin da piccolo un rapporto strettissimo, quasi simbiotico. Cresciuto da lei dopo l’abbandono del padre, l’ha sempre vista come un’eroina, una donna forte che ha sacrificato tutto per lui. Ma con la maturità e grazie alla psicoterapia, ha iniziato a riconoscere anche gli aspetti meno sani di quella relazione.
La madre, infatti, si è spesso mostrata gelosa delle sue compagne, con comportamenti che – consapevoli o meno – hanno finito per sabotare i suoi legami affettivi. Un pattern che si è ripetuto fino a diventare evidente e che lo ha spinto a fare una riflessione dolorosa ma necessaria: non sempre “la mamma è sempre la mamma”, perché anche un legame così profondo può trasformarsi in un ostacolo, se diventa tossico.