Tutto inizia una sera, di ritorno a casa intorno a mezzanotte. Trovano un uccellino ferito o morente sulla veranda. Per Laura è un segnale inequivocabile: bisogna intervenire, subito. Nonostante l’ora tarda, coinvolge il suo compagno in un soccorso d’emergenza che lo tiene sveglio fino alle due del mattino, mentre lei prosegue da sola ancora più a lungo, completamente assorbita dalla situazione.
Il giorno dopo, la scena si complica ulteriormente. Laura lo contatta mentre lui è in ufficio, sconvolta per aver trovato l’uccellino morto. Il nostro fan, già stanco e confuso per la notte insonne, riceve una valanga di messaggi emotivamente intensi, che culminano in un’accusa diretta: non avrebbe fatto abbastanza, e questo lo renderebbe insensibile, quasi un “mostro”.